Crescono le frodi con carte di pagamento, ma in percentuale più bassa rispetto alla crescita di questo canale di transazione. Il valore complessivo delle frodi sul volume dei pagamenti elettronici è sceso, infatti, dallo 0,0195% del 2013 allo 0,0189% del 2014. Paesi affini, come Francia e Regno Unito, mostrano dati più elevati, per entrambi intorno allo 0,07%, sia nel 2013 che nel 2014. È quanto rivela il consueto rapporto annuale del ministero dell’Economia, che definisce «sotto controllo il fenomeno delle frodi associate alle carte di pagamento elettroniche, rispetto all’aumento del totale dei pagamenti genuini, sia in valore sia in numero, rispettivamente del 4 o e del 6% rispetto al 2013». In assoluto il valore delle frodi è aumentato del 5%, mentre il numero è cresciuto addirittura del 20%, si conferma quindi il trend già evidenziato negli anni precedenti, vengono fatte più frodi, ma per importi minori rispetto al passato. La media delle singole transazioni è scesa da 177 euro a 151, si può quindi ipotizzare che le organizzazioni criminali moltiplicando e parcellizzando le transazioni, mirino ad eludere le soglie di attenzione degli istituti emittenti e degli utenti. Quanto ai canali le frodi avvengono soprattutto su internet mentre sono in calo le truffe sui canali pos e atm. In particolare le manomissioni di terminali bancomat sono diminuite del 60%. In particolare, il 2014, ha visto un consistente incremento dell’uso delle carte nei pagamenti via internet: +12,9% in valore, +15,4% in numero delle transazioni. Aumenta di pari passo l’incidenza del canale internet sul valore totale delle frodi pari all’11%.