Banca Generali  ha appena concluso la sua convention con la rete dalla quale sono emerse novità strategiche sul fronte dei prodotti che posizionano sempre più il gruppo guidato dall’ad Piermario Motta verso la fascia elevata. Dopo il forte successo di raccolta delle sue polizze vita multi-linea e in attesa delle nuove soluzioni nel private insurance (le polizze per la gestione di grandi patrimoni) pronte nel 2016, Banca Generali  si concentra sulle gestioni patrimoniali. Nei giorni scorsi è stata annunciata alla rete la partenza di Gp Solutions, una gestione multi-comparto che si può personalizzare (con livelli crescenti in base all’importo investito) sulla base 18 linee e che prevede strumenti accessori, in funzione degli obiettivi e delle disponibilità dei clienti, il tutto con vantaggi operativi e anche fiscali grazie alla possibilità di compensare minusvalenze e plusvalenze. «L’investitore può comporre le linee gestionali in parte selezionando direttamente singoli titoli, etf o fondi sulla base del nostro basket di proposte, che è comunque molto ampio, e per la quota rimanente del capitale affidandosi alle scelte dei nostri gestori», spiega Gian Maria Mossa, condirettore generale di Banca Generali , «offriamo quindi un controllo complessivo del rischio e una rendicontazione integrata». La soluzione prevede una serie di servizi accessori come «un piano di decumulo per l’integrazione del reddito o il pegno nel caso si abbia bisogno di liquidità. Inoltre c’è un’innovativa copertura assicurativa delle minusvalenze». A questa si affianca poi un’ulteriore gestione multi-linea in Bg Fiduciaria con la possibilità di affidare l’advisory a partner esterni della banca, a partire dai family office. «In sostanza lanciamo l’architettura aperta anche sul fronte dell’advisory», afferma Mossa. Oltre alle gestioni, «che vedranno ulteriori novità nelle linee associate a importanti esperienze di advisory, l’elemento da sottolineare nell’evoluzione private della banca riguarda le possibilità di accesso a una famiglia di prodotti cosiddetti liquidi-alternativi che in un contesto di bassi tassi ed elevata volatilità danno prova d’efficienza con crescente riscontro tra gli investitori», spiega Mossa. «Riusciamo quindi a proporre alle famiglie queste soluzioni che riprendono lo spunto degli hedge, ma col vantaggio di una liquidità giornaliera e di una diversificazione su diverse asset-class». Il manager sottolinea che questi strumenti rappresentano una finestra di opportunità per ricercare rendimenti anche con mercati incerti e carichi di incognite «e allo stesso modo, per la protezione delle posizioni amministrate, entrano nell’offerta della banca certificati e opzioni». Banca Generali  su questo fronte ha siglato un accordo con la piattaforma di certificati di Bnp Paribas . «Tutto questo per dare un servizio di elevato standing in un contesto di elevata volatilità, in cui l’efficienza fiscale acquista importanza. Il nostro obiettivo è rendere la vita più semplice agli investitori», conclude Mossa. I prezzi? «Il meccanismo di pricing è in funzione delle disponibilità. E poi bisogna tenere conto che il tipo di servizio che offriamo difficilmente si riesce a avere da una piattaforma online. Bisogna considerare che il rischio per il risparmiatore di fare scelte dettate dall’emotività è molto alto».