Banca Generali ha chiuso i primi nove mesi con un utile netto di 166,1 mln euro (+26%). Le commissioni di gestione sono salite a 341 mln (+30%) mentre i costi operativi sono rimasti quasi invariati a 122,7 mln (+2%). Il margine d’intermediazione è salito dell’11% a 366,9 mln. Le masse totali e la raccolta netta sono cresciute a 39,3 mld (+17%) e a 3 mld (+24%). Quanto ai ratio patrimoniali, il Cet1 si è attestato al 13,4% (dal 12,2% al 31 dicembre 2014) e il Total capital al 15,1% (dal 14,2%). Il margine d’interesse ha superato i 51,3 mln (82,3), con una variazione dovuta al venir meno del rifinanziamento con la Bce dallo scorso febbraio, che incideva per 23 mln di ricavi nel corrispondente periodo 2014. Continua invece a salire l’attività di impiego contro-garantita, che compensa la discesa dei tassi di interesse nel banking book, dove la priorità della società resta quella di mantenere gestioni prudenti con duration medie di 1,7 anni. «In 9 mesi», ha commentato l’a.d., Piermario Motta, «siamo stati in grado di superare il risultato dell’intero 2014, che era stato il miglior anno della nostra storia, migliorando peraltro in tutti i principali indicatori economici e patrimoniali».

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