RCG

Autore: Alessandro Calzavara
ASSINEWS 257 – ottobre 2014

È un dato di comune esperienza che accanto alla famiglia tradizionale oggi ormai esistono nuove forme di unioni, che non rientrano tra quelle nascenti dal matrimonio (civilisticamente o canonicamente inteso secondo la legge o la religione dello Stato italiano) e che trovano assetti socialmente variabili in funzione di situazioni e di scelte personali.
Tuttavia, a leggere le condizioni di polizza delle principali compagnie, sembra che la trasformazione del rischio gravante sul cd capo famiglia non sempre venga recepita, nemmeno a livello di condizioni aggiuntive o particolari.
L’intermediario che suggerisce (giustamente) ai propri clienti la stipulazione di una polizza siffatta (magari anche per soddisfare i target di produzione declinatigli dalla sua direzione) dovrebbe con molta cautela “sfidare” la privacy del suo interlocutore, per non trovarsi un domani a rispondere della mancata copertura di taluni eventi. Infatti secondo le condizioni di polizza (esemplificando) la compagnia: CONTENUTO A PAGAMENTO
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