Di Riccardo Tacconi

Il 14 maggio scorso, una giuria del Montana aveva condannato la Hyundai a pagare 240 milioni di dollari per punitive damages per la morte di due giovani cugini di 19 e 14 anni, causata da un difetto del giunto dello sterzo, mentre, nel 2011, viaggiavano su una Hyundai Tiburon modello 2005.

La rottura del giunto aveva portato l’auto a scontrarsi frontalmente contro un altro veicolo, provocando, su questo, la morte di una passeggera e gravi lesioni al marito ed ai due figli. La giuria aveva liquidato un risarcimento di 8,6 milioni di dollari alle famiglie e, come detto, 240 milioni di dollari a titolo di punitive damages. La legge del Montana, in realtà, per i punitive damages, prevede un tetto massimo di $ 140 milioni, ma un giudice distrettuale, in un caso diverso, ha statuito che tale cifra non è sufficiente a scoraggiare le imprese ricche, per cui non se ne deve tenere conto e, quindi,  di fatto, la norma ha perso la sua efficacia, quando sono coinvolte ditte grandi come la Hyundai.

La Hyundai aveva, comunque, presentato un ricorso e, il 19 settembre scorso, il giudice distrettuale della Lake County ha ridotto la cifra a 73 milioni di dollari, ritenendo eccessiva la somma liquidata dalla giuria. Resta, comunque, una bella sberla…..tanto più che siamo sempre oltre il rapporto del 4 a 1, fissato dalla Corte Suprema degli Stati Uniti (ma entro il limite di 10 a 1 seguito da varie Corti locali, alla faccia della Corte Suprema…).