L’industria italiana del risparmio gestito si appresta a tagliare il traguardo dei 100 miliardi di raccolta netta. Grazie al saldo positivo di settembre, pari a 8,6 miliardi (comunque in diminuzione rispetto al dato di agosto da 12,7 miliardi), i flussi netti da inizio 2014 sono saliti a quota 97 miliardi, distaccando sempre di più il dato dell’intero 2013 (62,5 miliardi). Si conferma la supremazia dei fondi aperti, che a settembre hanno raccolto 6 miliardi, il che porta il saldo nei nove mesi a 67,6 miliardi (per trovare un dato più elevato bisogna tornare al 1999, che si era chiuso con una raccolta netta di 88 miliardi). Mentre nel mese i mandati istituzionali hanno attirato 1,7 miliardi (22,3 miliardi da gennaio) e le gestioni patrimoniali retail 780 milioni (6,2 miliardi da gennaio). Risultati che portano il patrimonio gestito a fine settembre al record di 1.522 miliardi. Quanto al passaporto, a settembre i fondi aperti di diritto italiano hanno raccolto 3,8 miliardi, più degli esteri (2,3 miliardi). Le macrocategorie più gettonate sono sempre i flessibili (+3,2 miliardi), seguiti dagli obbligazionari (+2,1 miliardi). Sul fronte delle società, prima per raccolta netta è Intesa Sanpaolo con 2,4 miliardi (concentrati su Eurizon Capital), mentre Banca Fideuram ha ottenuto 108 milioni.