di Anna Messia

Euler Hermes, la compagnia del gruppo Allianz, leader mondiale nell’assicurazione del credito, è pronta a investire ancora sull’Italia, con l’ingresso in un nuovo ramo d’attività, le cauzioni. Un settore in cui la società non era ancora presente nella Penisola nonostante, a livello mondiale, sia uno specialista anche in questa attività. 
Il cantiere per l’avvio del ramo è aperto già da un po’ di tempo, tanto che Euler Hermes ha già designato il responsabile di questa nuova divisione. Si tratta di Dario Locatelli, nominato head of bonding di Euler Hermes Italia, che ha già maturato una lunga esperienza nel settore, prima in Zurich e poi in Axa e Rsa Sun Insurance. Michele Pignotti, capo della regione Paesi Mediterranei, Medio Oriente e Africa in Euler Hermes, spiega le ragioni della scelta. 

Domanda. Dottor Pignotti, perché avete deciso di entrare nel mercato delle cauzioni in Italia?

Risposta. Il mercato delle cauzioni in Italia è il più grande in Europa con circa 500 milioni di premi, con l’intero mercato europeo che vale 5,4 miliardi. Rappresenta quindi un’ottima opportunità di business nonostante oltre 50 players assicurativi in aggiunta al settore bancario, gestiscano l’intero portafoglio del mercato.

 

D. Si tratta, però, anche di un comparto che può rivelarsi rischioso.

R. È un mercato che negli ultimi 10 anni si è dimostrato profittevole per chi ha saputo ben equilibrare i rischi tenendo sotto controllo il combined ratio. Euler Hermes ha un’esperienza pluridecennale nel settore e nei principali Paesi. Pensi che il primo bond fu emesso nel 1957. Siamo pronti a giocare un ruolo di primo piano grazie a una solidità finanziaria unica, con un rating S&P e Dagong AA-. Dalla nostra parte abbiamo poi il costante monitoraggio dei trend dei pagamenti di oltre 40 milioni di imprese nel mondo. Alla conoscenza del mercato locale, Euler Hermes aggiunge inoltre un profondo know how globale, che le consentirà di garantire i business delle imprese italiane anche al di fuori dei confini nazionali e in Paesi dove normalmente risulta difficile coprire il rischio.

 

D. Una scommessa anche sulla ripresa dell’economia italiana?

R. Crediamo nel Paese Italia dove deteniamo il 49% del mercato dell’assicurazione del credito. Proprio per questo motivo abbiamo deciso di mettere a disposizione delle imprese italiane un altro strumento finanziario come il bonding, che va a integrare i prodotti già presenti sul mercato. A rafforzare l’investimento c’è poi la consolidata cooperazione con Allianz Italia. A oggi tutti i piani di investimento sono stati rispettati così come i primi risultati in termini di new business. (riproduzione riservata)