Il settore assicurativo è sull’orlo di un grande cambiamento guidato dalla tecnologia, che ha il potenziale di cambiare i modelli di business delle compagnie assicurative del mondo. Ormai ne parlano tutte le società di consulenza e lo fa ora anche un nuovo report prodotto dalla collaborazione di Boston Consulting Group (BCG) e di Morgan Stanley.

L’arrivo di queste nuove tecnologie porterà maggiori opportunità per le compagnie assicurative che le accoglieranno e rischi significativi per quelle in ritardo nell’adattamento al nuovo contesto digitale.

Anche se il settore assicurativo ha accolto in ritardo le tecnologie emergenti, i punti di forza intrinsechi delle compagnie (brand forti, proprietà di distribuzione ed esperienza nel pricing e underwriting) le spingono ad utilizzare la tecnologia per fornire offerte più coinvolgenti ed interessanti ai propri clienti.

I rilevamenti presenti nel report sono il risultato di una vasta  ricerca condotta a livello globale dai gruppi assicurativi e tecnologici sia di Morgan Stanley che del Boston Consulting Group.

Negli ultimi mesi gli autori hanno intervistato 56 dirigenti senior di compagnie assicurative, fornitori di tecnologie e clienti assicurativi in 12 paesi per raccogliere le percezioni riguardanti la tecnologia.

“Mentre alcuni aspetti del cambiamento tecnologico, come una migliore efficienza operativa, il bisogno di impegnarsi digitalmente in modo creativo con i clienti ed una maggiore disintermediazione, sono comuni in molti settori, nello specifico vediamo molte sfide per il settore assicurativo,” ha commentato Jon Hocking, capo dell’European insurance equity research team di Morgan Stanley.

“Il settore assicurativo si basa fondamentalmente sul pricing e sulla selezione del rischio.

Crediamo che l’Internet of Things e Big Data cambieranno i tipi di dati che le compagnie assicurative usano per valutare il rischio, il modo in cui esso è analizzato e in cui i sinistri sono rilevati e gestiti, e, infine, la dimensione e la struttura delle attuali pool di rischio”.

La ricerca ha rilevato che i settori dell’assicurazione casa ed RC auto potrebbero crollare di 62 miliardi di dollari, raggiungendo quota 109 miliardi di dollari, equivalenti ad una percentuale compresa tra il 5 e il  9% dei premi globali sui danni (escluso il ramo sanitario). Tuttavia, i rischi emergenti (come la sicurezza cyber) e contratti assicurativi più flessibili potrebbero compensare un po’ questo declino.

L’assicurazione property & casualty probabilmente subirà il maggior impatto a lungo termine dovuto all’interferenza tecnologica.

“Ci aspettiamo che il settore P&C si sposti dalla valutazione del rischio attuariale, svolta per mezzo di tecniche statistiche applicate, al risk modelling strutturale, basato su osservazioni in tempo reale,” afferma Michael Niddam, partner di BCG. “Cambiamenti simili probabilmente avverranno con il tempo nell’assicurazione sanitaria e nella protezione vita, mentre nel settore dei risparmi, la distribuzione online creerà maggior trasparenza del prezzo ed eroderà i margini”.

Il sondaggio condotto a livello mondiale ha rivelato che più del 50% dei clienti interagisce con la propria compagnia assicurativa una volta all’anno o per niente. “Anche se ci sono alcune aree positive, nel complesso l’esperienza digitale dei clienti con le compagnie assicurative è indietro rispetto a quella di altri settori, in particolare quando arriva il “momento della verità”, come le richieste di risarcimento,” afferma Jean-Christophe Gard, partner di BCG.

Il sondaggio ha anche evidenziato bisogni specifici che non sono stati soddisfatti, poiché i clienti hanno considerato molti prodotti attuali troppo cari e non flessibili.

Tuttavia, ci sono anche notizie incoraggianti, come il fatto che i clienti hanno espresso la volontà di considerare prodotti innovativi, con una maggior inclinazione dei clienti più giovani e di quelli più ricchi.

Nonostante le sfide, la ricerca ha individuato vaste opportunità per le compagnie. Per esempio, ha rilevato un numero significativo di applicazioni nel settore assicurativo per i sensori connessi e i dispositivi che comprendono l’Internet of Things.

“L’Internet of Things probabilmente rimodellerà radicalmente le proposte di prodotto nel settore assicurativo, maggiormente rispetto al settore dell’asset management e a quello bancario, e ridurrà la taglia dei risk pool globali,” afferma Adam Woos, capo dell’European technology software & services equity research team di Morgan Stanley.

“Le compagnie assicurative saranno in grado di collegare nuovi dati e di valutare il rischio in modi completamente diversi. In alcuni casi saranno in grado di agire su un rischio in tempo reale. Vediamo anche il potenziale di IoT di aiutare le compagnie a cambiare la frequenza e i metodi usati per comunicare con i clienti, tra cui il cross-selling o i tassi di ritenzione.

Infine, ci sono implicazioni finanziarie significative per le compagnie assicurative. Il nostro modello di compagnia assicurativa “digitalizzata” suggerisce che accogliere la digitalizzazione potrebbe ridurre significativamente sia la percentuale di costo che quella di perdita”.

Nel settore assicurativo molti dei prodotti emergenti collegati alla tecnologia, come la “casa connessa” e la telematica, si prestano ad un approccio ecosistemico nel quale le compagnie assicurative collaborano con i fornitori delle tecnologie.

Tuttavia, le compagnie non necessariamente ospitano naturalmente questi ecosistemi.

Il report, ad esempio, rileva che molte aziende tecnologiche stanno sviluppando soluzioni di “casa connessa”. “Gli ecosistemi probabilmente diventeranno sempre più importanti per i dispositivi connessi in auto, a casa e nell’assistenza sanitaria, e i rischi delle compagnie assicurative saranno tralasciati se esse non formano rapidamente delle partnership,” afferma Jon Hocking di Morgan Stanley.

Il risultato a lungo termine potrebbe consistere in ritorni più bassi, in quanto le compagnie assicurative perdono il controllo dei clienti e diventano fornitori più marginalizzati di capitale”.

Il report fornisce anche una discussione approfondita sulle implicazioni della spesa per la tecnologia.

“Ci aspettiamo che la spesa per la tecnologia aumenti modestamente, mentre la maggior parte delle compagnie cercherà di riallocare le spese, dal legacy alle iniziative digitali,” afferma Michael Niddam di BCG.

Per difendere i propri mercati, le compagnie devono costruire nuovi modelli di business incentrati sull’incontro delle aspettative dei clienti riguardanti le interazioni digitali. Il report enfatizza l’importanza di un settore più flessibile.

I sistemi legacy non flessibili, che rendono difficile l’interazione con i clienti attraverso i canali digitali o l’incorporazione di nuovi tipi di feed di dati, diventeranno sempre più uno svantaggio nella competizione. Le compagnie assicurative devono anche identificare e assumere i partner adatti per proporre più offerte ecosistemiche coinvolgenti basate sull’Internet of Things.

“Le compagnie di successo saranno quelle che intendono individuare nuove tecnologie potenziali, che potrebbero non essere pronte per la commercializzazione immediata ma potrebbero avere un impatto a lungo termine significativo sul settore,” afferma Jean-Christophe Gard di BCG.