Zurich ha smentito le accuse della stampa britannica riguardanti un presunto affaire di corruzione che avrebbe permesso al gruppo nel 1996 di ottenere l’ingresso nel capitale dell’assicuratore cinese New China Life.

A quei tempi le partecipazioni straniere nelle compagnie di assicurazione erano interdette in Cina. Secondo il quotidiano The Telegraph, che fa riferimento ad un dossier della giustiza americana, sarebbero stati versati circa 17 mld di dollari all’uomo d’affari cinese Bill Zhao, tramite un conto alle Bahamas, per concludere un accordo ufficializzato nel 2000.

Sarebbe poi stata fatta una mediazione politica tramite la figlia dell’ex primo ministro Li Peng, responsabile della sanguinosa repressione di piazza Tiananmen nel 1989.

Per il presidente del board di Zurich, Martin Senn, queste accuse arrivano proprio in un pessimo momento. Mentre i cinesi proseguono la loro campagna anti corruzione, Zurich deve ancora riprendersi dal tragico suicidio del direttore finanziario  Pierre Wauthier a fine agosto e dalle dimissioni di Ackermann.

Secondo la stampa tedesca  Zurich Insurance vuole proseguire il suo sviluppo in Cina, dove è presente dal 1993 e dove si appresta ad aprire un nuovo ufficio (a Shanghai).