Nel 2012, Sham (mutua francese specializzata nelle soluzioni assicurative per la sanità) ha recensito sul suo portafoglio di istituti di cura, 1.111 decisioni di giustizia, di cui 606 (55%) comportanti la responsabilità dei professionisti della sanità.

Per la prima volta dopo il 1999 (ad eccezione del 2004) il numero di istituti ritenuti responsabili ha superato il 50%.

Nello scorso anno si è confermata una evoluzione della giurisprudenza a favore dei pazienti e un riconoscimento più importante di danni che prima non venivano considerati, come il danno da dolore o l’insufficienza di informazione.

Per contro la mutua osserva nel 2012 un calo del 15% del costo medio delle condanne, passato da 195.130 euro a 164.728 euro, anche se a parità di lesione/danno l’indennizzo riconosciuto continua ad aumentare.

La tipologia delle richieste di risarcimento legate a danni fisici resta stabile: la grande maggioranza (89%) deriva da cause mediche (prescrizioni, diagnostica o cure), il 5% deriva dall’ostetricia (tra i settori invece più importanti per gli importi degli indennizzi), anche se il numero di sinistri è aumentato del 34%.