Secondo una prima stima dell’ANIA nel mese di agosto la nuova produzione  vita raccolta in Italia dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di  imprese extra-U.E., comprensiva dei premi unici aggiuntivi, è stata  pari a € 3,7 mld, il 37,2% in più rispetto allo stesso mese del 2012;  da gennaio i nuovi premi emessi hanno raggiunto € 41,8 mld, in  aumento del 29,4% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.

Considerando anche i nuovi premi vita del campione delle imprese  U.E., pari a € 431 mln, più che dimezzati rispetto a quelli raccolti nel  mese di agosto 2012, i nuovi affari vita complessivi sono stati pari a € 4,1 mld (+9,7% rispetto ad agosto 2012), mentre da inizio anno  hanno raggiunto € 50,5 mld, in aumento del 32,8%.

Relativamente alle imprese italiane ed extra U.E., nel mese di agosto i  premi afferenti a nuove polizze di ramo I hanno continuato a  registrare importanti incrementi (+62,3% rispetto allo stesso mese  del 2012), a fronte di un ammontare premi pari a 3,0 mld, l’83%  dell’intera nuova produzione emessa. In aumento (+20,6% rispetto  alla raccolta premi di agosto 2012) risultano essere anche le polizze di  ramo V con un volume di nuovi affari pari a € 107 mln (solo il 3%  dell’intera nuova raccolta). La restante quota (14%) della nuova  produzione vita è rappresentata dalle polizze “linked” (ramo III) che  nel mese di agosto hanno registrato, per il secondo mese  consecutivo, un andamento negativo (-27,2% rispetto allo stesso  mese del 2012), a fronte di un ammontare premi pari a € 512 mln  (l’importo più basso da inizio anno); la commercializzazione di polizze  unit, prevalentemente del tipo “classiche”, ha segnato, per la prima volta nel 2013, un decremento del 17,2% rispetto ad agosto 2012, a  cui si è aggiunta una pressoché nulla emissione di polizze index.  

Positivo invece l’andamento riportato dai contributi relativi a nuove  adesioni individuali a forme previdenziali, pari a € 58 mln, in aumento  dell’11,5% rispetto ad agosto 2012.

Si evidenzia, inoltre, che il 79% delle imprese del campione statisticato, rappresentative del 77% del mercato in termini di premi,  ha registrato da inizio anno una raccolta superiore all’analogo periodo del 2012 e che il 51% delle imprese (per una quota premi pari al  43%) ha ottenuto un risultato migliore rispetto alla variazione media  registrata da tutte le imprese italiane ed extra-U.E. (+29,4%).

Da gennaio la modalità di versamento a premio unico costituisce la  scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, per una quota pari al  94% del totale in termini di premi; calcolando i premi mediante una misura che consente di standardizzare l’ammontare di premi unici e  periodici, come l’Annual Premium Equivalent (APE) – pari alla somma  tra premi annui, considerati per il 100% del loro importo, e premi unici divisi per la durata dei relativi contratti posta convenzionalmente  pari a 10 anni – l’incremento del volume premi da inizio anno  diminuirebbe dal 29,4% al 26,6%.