Luca Palmieri

Milano L a situazione economica non accenna a migliorare e cosi finiscono per crescere le varie situazioni che testimoniano il disagio sociale, a partire ovviamente dall’incremento della piccola criminalità e dei furti. Da questa situazione non è inevitabilmente esente il mondo dell’automobile e così il numero delle macchine rubate, anche nel settore a noleggio, ha mantenuto numeri considerevoli nel corso del 2012. Le vetture rubate durante lo scorso anno sono state infatti 4.400 per un danno complessivo che ha superato i 42 milioni di euro. I dati del 2012, decisamente preoccupanti, evidenziano trend non omogenei per il noleggio a breve e a lungo termine, spiegabili con la sostanziale differenza delle modalità di business. Dato purtroppo comune ai due settori è però il consistente peso economico del fenomeno dei furti sui bilanci degli operatori. I 4.400 veicoli rubati complessivamente ai clienti del renting si mantengono in linea con i numeri dell’anno precedente, quando erano invece stati 4.395, un dato che testimonia una situazione di costante emergenza per il comparto sul fronte dei furti, resa sempre più seria non solamente dal contesto di crisi economica ma dalla facilità, da parte dei ladri, di reperire dispositivi tecnologici sempre più avanzati e sofisticati. Andando a vedere nello specifico i numeri del 2012 si osserva come si può legittimamente parlare di un boom dei furti di auto aziendali a noleggio, aumentati del 9,4% (da 2.979 a 3.260). La crescita del

 

fenomeno emerge anche se si rapporta il dato assoluto alla flotta di veicoli in circolazione (+8%). Stabile, invece, l’incidenza dei costi generati dai furti, scesi dell’18,%, dai 32,7 milioni di euro del 2011 ai 32,1 dell’anno scorso. Gli operatori del noleggio a breve termine invece hanno subito nel 2012 1.140 furti contro i 1.416 del 2011. Per valutare meglio il fenomeno, il numero dei furti va misurato in rapporto ai giorni di noleggio: lo scorso anno ogni 100mila giorni si sono verificati 4 furti, contro i 4,6 del 2011. Sempre serio il danno causato al comparto da questa piaga, 10,3 milioni di euro (nel 2011 era pari a 10,5 milioni) e cresce il suo impatto sul fatturato dallo 0,91% allo 0,97%. Secondo i dati di Aniasa l’importo del furto medio per veicolo ha registrato un incremento notevole passando da 7.411euro nel 2011 a 9.025 del 2012, dimostrando la ricerca da parte dei ladri di veicoli di maggior valore. «I furti rappresentano una forte criticità per il settore del noleggio — spiega Pietro Teofilatto, direttore del noleggio a lungo termine di Aniasa — in quanto generano, in primis, una perdita economica legata al valore contabile del mezzo e poi un mancato fatturato derivante dall’impossibilità di noleggiare, senza contare le pratiche amministrative e burocratiche collegate che hanno un notevole impatto sul costo di gestione del parco. Gli operatori del settore negli ultimi anni stanno correndo ai ripari responsabilizzando i driver e utilizzando strumenti hi-tech ». Per combattere questo fenomeno, così come l’appropriazione indebita dei mezzi, le aziende si rivolgono sempre più a chi è in grado di fornire strumenti capaci di monitorare la posizione dei veicoli. E’ notizia di questi giorni che LoJack, uno dei sistemi più utilizzati, ha ottenuto a Rimini il Premio annuale dell’International association of auto thefts investigators (Iaati) per l’operazione più spettacolare e innovativa di recupero di auto rubate a livello continentale nel 2013. L’ambito premio, che viene conferito alle forze dell’ordine che si sono distinte per il recupero di auto rubate grazie all’utilizzo di dispositivi elettronici, è stato ottenuto dalla Squadra Mobile della Questura di Milano per il rilevamento e recupero dell’automobile su cui viaggiava il ricercato “fotografo dei vip” Fabrizio Corona. L’operazione è stata condotta a gennaio in partnership con la centrale operativa LoJack che ha consentito, grazie al dispositivo in radiofrequenza installato sulla macchina, di rilevare la posizione di Corona prima a Madrid e poi a Lisbona e di fermare così la sua fuga. Un esempio che dimostra come le nuove tecnologie possano davvero essere un aiuto fondamentale per rintracciare i veicoli e conseguentemente per portare a un calo del fenomeno dei furti. Secondo Aniasa l’importo del furto medio per veicolo è passato da 7.411 euro nel 2011 a 9.025 nel 2012: i ladri puntano sempre più a veicoli di maggior valore Il fenomeno dei furti è una piaga per i danni che provoca al settore