L e compagnie assicurative, almeno quelle che non hanno tentato avventure in altri business, hanno retto meglio di altri settori alla crisi che ha investito il nostro paese e ora cominciano a raccogliere i primi frutti della svolta. Nel 2012 il mercato italiano ha limitato la contrazione della raccolta premi al 4,3% rispetto all’anno precedente, per invertire il trend nel primo semestre 2013. Il ritorno di fiducia nei mercati finanziari ha sostenuto la raccolta nel vita (20,2%), che ha più che compensato la nuova contrazione del danni (-5%). Le compagnie sono oggi chiamate a ristrutturare l’offerta per adattarsi a uno scenario destinato a restare debole a lungo, ma con nuove opportunità che si aprono soprattutto sul fronte tecnologico. Emblematico il caso di Cattolica Assicurazioni che ha chiuso i primi sei mesi del 2013 con un utile netto di 43 milioni di euro, in salita del 34,4% rispetto allo stesso periodo del 2012. Un trend che il gruppo punta a consolidare in primo luogo incrementando la crescita auto. Un piano di sviluppo che riguarda anche il ramo infortuni e che coinvolgerà in particolare le agenzie del centro-sud. In un paese storicamente sottoassicurato, le strategie di Cattolica cercano spazi di crescita nei segmenti dal potenziale in buona parte ancora inespresso. Nel mirino ci sono le piccole imprese, quelle che più di altre (per problemi di budget, ma soprattutto culturali) limitano le coperture assicurative. Considerato che non si tratta di una categoria omogenea, il gruppo veronese punta su

prodotti targetizzati in base alle diverse tipologie, come artigiano, impresa industriale, negozio, commercio, agricoltura e agriturismo. Qualche esempio? La soluzione Cattolica&Impresa Negozio, polizza multirischi dedicata alle piccole superfici di vendita e Cattolica&Impresa Commercio, per assicurare la gdo e le grandi realtà dell’ingrosso. Altro canale “di punta” è la vendita di polizze allo sportello bancario, che ha visto nel primo semestre del 2013 un ritorno alla crescita (+49%). Considerato che la raccolta delle informazioni sulle coperture passa sempre di più da Internet e dalle opinioni di amici e conoscenti, veri e “virtuali”, il gruppo ha lanciato un progetto multicanale di integrazione delle modalità di contatto ed emissione di tutte le sue polizze. Grazie al quale il cliente, sulla base delle proprie preferenze, può ricevere informazioni, fare un preventivo, sottoscrivere e gestire le richieste di rimborso attraverso i canali tradizionali e quelli diretti. (s.d.p.)