di Andrea Di Biase

Fondiaria-Sai chiude la pratica Mediobanca uscendo completamente dall’azionariato di Piazzetta Cuccia.

Dopo aver svincolato la storica partecipazione del 3,8% dal patto di sindacato della banca d’affari, la compagnia guidata da Carlo Cimbri, in ottemperanza a quanto richiesto dall’Antitrust per dare l’ok alla fusione con Unipol, ha ceduto sul mercato l’intera quota nell’istituto guidato da Alberto Nagel. Dopo essersi liberata nei giorni scorsi di un primo pacchetto dell’1,12%, nella giornata odierna FonSai ha venduto la quota rimanente del 2,68% attraverso un accelerated bookbuilding curato da Equita Sim. L’operazione, secondo quanto appreso da fonti di mercato, avrebbe avuto una calorosa accoglienza da parte degli investitori, in particolare da quelli anglosassoni, tanto che il book, aperto da Equita dopo la chiusura di Piazza Affari, sarebbe stato interamente coperto nell’arco di una mezzora.
 

Complici anche la ritrovata intonazione di Piazza Affari, che sta beneficiando del voto di fiducia incassato la scorsa settimana dal governo Letta, e i giudizi positivi da parte degli analisti sul nuovo piano strategico di Mediobanca, le azioni della banca d’affari guidata da Alberto Nagel sono state agevolmente collocate tra gli investitori sondati da Equita, grazie a una domanda che è stata di 3,6 volte superiore ai titoli offerti. Secondo quanto si è appreso, le 23.114.386 azioni di Piazzetta Cuccia messe in vendita daFondiaria-Sai sono state collocate a un prezzo medio di 5,85 euro per azione (con un lieve sconto rispetto al prezzo di chiusura di borsa di ieri pari a 5,97 euro), permettendo alla compagnia assicurativa di incassare circa 135 milioni di euro. Il collocamento, realizzato come da prassi dopo la chiusura di Piazza Affari, non ha sortito effetti negativi sul titolo Mediobanca, che ha chiuso la seduta odierna con un rialzo dell’1,02%. Tuttavia, a differenza di altre operazioni di accelerated bookbuilding, in cui solitamente il prezzo dell’azione viene tenuto sotto pressione nelle sedute precedenti il collocamento, in modo di rendere più agevole la vendita, in questo caso il titolo Mediobanca è invece cresciuto. Intanto procedono i lavori preparatori per le assemblee che a fine ottobre dovranno deliberare sulla fusione in FonSai diUnipol assicurazioni, Premafin ed eventualmente di Milano Assicurazioni. Nella serata di ieri sono stati presentati i documenti informativi, compresa la relazione di Ernst & Young, l’esperto nominato dal Tribunale di Torino sulla congruità dei concambi. Si tratta della stessa società di consulenza che nel corso delle negoziazione della primavera del 2012 era stata incaricata da FonSai di effettuare la due diligence sui conti Unipol. Allora le risultanze della relazione di E&Y furono utilizzate per mettere in discussione la solidità patrimoniale di Unipol. Oggi, benché con un ruolo differente, E&Y, pur sottolineando che la determinazione dei concambi va collocata «nel contesto unitario dell’operazione e, in particolare, delle negoziazioni e degli accordi intercorsi», ha ritenuto «adeguati e non arbitrari» i metodi utilizzati nella determinazione dei rapporti di cambio. (riproduzione riservata)