È piaciuta al mercato la notizia che Banca Carige potrebbe avere a breve, come nuovo a.d., Pietro Montani, attuale numero due di Banca popolare di Milano. «La notizia è positiva perché Montani ha un ottimo track record come ristrutturatore ed è molto apprezzato dagli investitori istituzionali», ha commentato Equita sim (rating hold, con prezzo obiettivo a 0,45 euro).

Sul fronte opposto, Bpm è stato ieri tra i peggiori titoli del Ftse Mib. «Se confermate, le dimissioni di Montani rappresentano una notizia negativa per il titolo in quanto rendono più elevato il rischio di completamento del piano dell’istituto milanese: secondo noi, è auspicabile una soluzione interna per la sostituzione, in modo da garantire maggiore continuità gestionale», ha detto sempre Equita sim.

Il 12 novembre, il consiglio di gestione di Bpm analizzerà l’aggiornamento del piano industriale, che includerà anche le proposte di modifica alla governance: «Le dimissioni di Montani non dovrebbero ritardare le proposte di cambiamento e la tempistica dell’aumento di capitale, che dovrebbe realizzarsi a metà gennaio/inizio febbraio», ha sottolineato comunque Equita.

Ieri il titolo di Carige ha chiuso a 0,59 euro, +2,61%, Popolare Milano a 0,47 euro, -2,30%.

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