Anche se i lavoratori precari in Italia sono circa il 13% del totale quando si tratta di comprare casa l’incidenza dei mutui concessi a chi ha un contratto a termine rispetto al totale dei finanziamenti accordati si riduce drasticamente: secondo il portale Mutui.it sono appena il 2,7% del totale. L’indagine, svolta in collaborazione con Facile.it ha evidenziato come, se anche riescono ad ottenere un finanziamento, i lavoratori precari non sono mai gli unici firmatari del mutuo.
Nel dettaglio, si apprende da una nota, il 60% dei mutui fra i cui intestatari vi è un lavoratore precario vede la presenza di un garante, il restante 40% è intestato ad un secondo soggetto, impiegato a tempo indeterminato o libero professionista. L’importo medio erogato ammonta a circa 130.000 euro e si finanzia, in 9 casi su 10, l’acquisto della prima casa.
Non tutti i contratti a tempo determinato, però, sono uguali per la banca: le categorie che possono essere più ottimiste circa l’ottenimento del mutuo sono i precari della scuola, che spesso vantano molti anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro e, pertanto, vengono visti di buon occhio . Ovviamente, anche loro devono ricorrere ad un garante o cointestatario, ma il loro stipendio può andare a comporre il reddito complessivo su cui calcolare la rata.