di Anna Messia 

Ruota tutta intorno a una semplice definizione la questione del rinnovo del contratto degli agenti di assicurazione scaduto ormai nel 2006. Proprio da lì vuole ripartire l’Ania per arrivare a firmare un nuovo accordo. In oltre sette anni il quadro normativo è totalmente cambiato, sostiene l’associazione presieduta da Aldo Minucci, così come il mercato assicurativo, e per firmare un nuovo accordo c’è bisogno prima di tutto di differenziare i contratti tenendo conto di due tipologie di agenti: quelli più integrati con le compagnie di assicurazione e quelli più autonomi, che lavorano con più società, in pratica i plurimandatari.

Secondo le compagnie, insomma, c’è bisogno di rivedere dalle fondamenta il rapporto tra compagnie e agenti, tenendo conto del grado di intensità della relazione. Applicando un trattamento diverso non tanto sotto il profilo economico, quanto per esempio nella formazioni o per i trattamenti di fine mandato.

Per ora si tratta di congetture, visto che siamo solo all’inizio delle trattative e già sembra esserci l’opposizione di una fetta importante degli agenti. L’idea di differenziare il mercato è stata infatti illustrata dall’Ania ai sindacati degli agenti lunedì, in un incontro andato avanti per oltre tre ore. Due delle tre sigle coinvolte nelle trattative, Anapa e Unapass, sono apparse disponibili a dividere in due l’universo degli agenti, mentre più intransigenti si sono dimostrati i rappresentanti dello Sna, il Sindacato nazionale agenti, che vanta il maggior numero di iscritti con oltre 7 mila adesioni su circa 19 mila agenti di assicurazione che lavorano in Italia. Lo Sna per ora non ha sciolto la riserva, intenzionato ad aprire il dibattito nei prossimi giorni. Secondo il presidente Claudio Demozzi, «si rischia di fare un passo indietro nel mercato, per di più contrario alla legge che, come noto, vieta il monomandato». Inoltre va tenuto presente che è ancora aperta l’indagine dell’Antitrust «che sta indagando sulle strategie messe in atto da alcune compagnie per ostacolare e disincentivare l’assunzione da parte degli agenti di più mandati assicurativi». In ogni caso, per capire che piega prenderà la discussione bisogna aspettare il 6 novembre, quando Ania e sindacati torneranno a riunirsi intorno a un tavolo. (riproduzione riservata)