di Carlo Giuro

CI vuole una vigilanza più moderna. Così la Covip ha preparato un nuovo manuale che riepiloga quali informazioni e con quale tempistica i fondi pensioni dovranno comunicare i loro numeri. Infatti la Covip, a seguito di un tavolo tecnico con gli operatori coordinato dall’Autorità, ha posto in pubblica consultazione fino al prossimo 15 novembre lo schema del «Manuale delle segnalazioni statistiche e di vigilanza dei fondi pensione». Il documento si propone di razionalizzare e aggiornare le diverse informative da fornire alla Autorità di vigilanza da parte dei soggetti vigilati vale a dire i fondi pensione negoziali; le banche, imprese di assicurazione, società di intermediazione mobiliare e società di gestione del risparmio che abbiano istituito fondi pensione aperti, limitatamente all’attività svolta in relazione a detti fondi; le imprese di assicurazione che abbiano istituito piani individuali pensionistici limitatamente all’attività svolta in relazione a detti piani; le forme pensionistiche complementari «preesistenti», dotate di autonoma soggettività giuridica; le società ed enti nel cui patrimonio siano istituite forme «preesistenti». Il manuale rappresenta il frutto di una serie di lavori e di confronti svolti nell’ambito di un apposito tavolo tecnico, durato oltre due anni, coordinato dalla Covip e composto, oltre che da personale della Commissione, dalle principali associazioni di rappresentanza degli operatori. La revisione delle segnalazioni, come si osservava nella Relazione annuale della Covip, si rendeva necessaria dal momento che gli schemi attualmente in uso sono stati predisposti in parte prima della riforma della previdenza complementare entrata in vigore nel 2007 e in parte successivamente, per rilevare informazioni relative ad aspetti introdotti con la riforma (segnalazioni integrative). La richiesta di queste ultime, in particolare, viene rinnovata ogni anno, cercando di contenere al minimo le variazioni rispetto agli anni precedenti. La presenza di flussi informativi eterogenei crea quindi difficoltà di gestione per i profili sia amministrativi, sia di coerenza dei dati trasmessi. Da un lato si avvertiva allora la necessità da parte degli operatori che le richieste di dati siano strutturate in maniera stabile, in modo da poterle gestire automaticamente. Il processo di revisione delle segnalazioni mira pertanto a razionalizzarne la struttura e a privilegiare la trasmissione dei dati in via ordinaria e non estemporanea. Il manuale parte dalle informazioni sull’andamento della forma di previdenza complementare con riferimento agli aspetti economici, patrimoniali e finanziari e quelli inerenti le caratteristiche sociodemografiche degli iscritti. Vi sono poi le informazioni strutturali, ovvero quelle relative alle caratteristiche delle forme previdenziali e dei comparti; si tratta, come precisa la Covip, di informazioni necessarie anche per gestire la raccolta delle segnalazioni sull’andamento della forma. In prospettiva il manuale è destinato poi a contenere tutte le disposizioni relative alle richieste strutturate di dati da parte della Commissione. Quali sono le novità più significative introdotte? A tutte le forme pensionistiche vengono chieste informazioni di dettaglio sui singoli iscritti e pensionati. Si richiedono poi a tutte le forme pensionistiche informazioni di dettaglio sui singoli titoli, sui fondi, sugli strumenti finanziari derivati, sugli immobili, sulle partecipazioni in società immobiliari e sulle polizze assicurative utilizzate per la gestione delle attività. I fondi pensione preesistenti sono chiamati poi a trasmettere per la prima volta informazioni su base mensile e su base trimestrale. Di sensibile rilevanza anche l’adempimento informativo cui sono chiamate le forme pensionistiche che investono complessivamente più del 10% delle risorse di un comparto in fondi, che devono fornire dati a livello aggregato sulle esposizioni considerando anche quelle derivanti per il tramite dei fondi detenuti. Nella consapevolezza da parte della Covip della necessità da parte degli operatori di doversi preparare per tempo, si prevede una tempistica dilazionata di entrata in vigore delle nuove previsioni. Le modalità tecnico- operative per la trasmissione dei dati saranno definite entro la prima metà del 2013; nella definizione si terrà conto delle esigenze dei soggetti vigilati e dei service amministrativi. L’entrata in vigore del manuale sottoposto a consultazione è prevista per il primo gennaio 2014, con riferimento alle informazioni sul 2014. (riproduzione riservata)