Per meglio comprendere la percezione mondiale del cambiamento e dei rischi climatici, il gruppo Axa e Ipso hanno pubblicato un’indagine realizzata presso 13.000 persone in 13 paesi : Francia, Germania, Italia, Belgio, Svizzera, Spagna, UK, Turchia, Giappone, Hong-Kong, Indonesia, USA, Messico.

I risultati sono consultabili qui:

http://www.axa.com/lib/fr/library/cahiersaxa/risquesclimatiques.aspx

http://www.ipsos.fr/ipsos-public-affairs/actualites/2012-10-04-observatoire-international-risquesclimatiques-ipsos-axa

 Il cambiamento climatico è divenuto realtà per l’opinione pubblica mondiale

La realtà del cambiamento climatico è una convinzione profonda per 9 persone su 10
Il Messico, Hong-Kong, l’Indonesia e la Turchia sono i paesi più convinti di questo fenomeno.

Secondo gli intervistati, il cambiamento climatico ha molteplici conseguenze, tra cui in prima posizione l’aumento costante della temperatura media: l’89% ne è convinto.

E nei paesi dove il caldo è più forte che si registra la percentuale di convinti più alta: il 78% degli indonesiano pensa che sia così, così come il 69% dei messicani, il 63% degli abitanti di Hong Kong e il 59% dei  turchi.

Gli intervistati percepiscono anche il forte legame tra il cambiamento climatico e la moltiplicazione degli eventi climatici estremi(l’89% evoca le inondazioni, l’88% la siccità e l’83% i cicloni).

Interrogati sulla situazione nel proprio paese, il 73% dice di aver constatato questi cambiamenti climatici. 

 

Il cambiamento climatico suscita forti preoccupazioni

L’ 86% degli intervistati si dichiara preoccupato per le conseguenze possibili del cambiamento climatico. In certi paesi come la Turchia, Hong-Kong, l’Indonesia e il Messico, la media dei preoccupati sale al 97%, mentre questa apprensione scende leggermente all’81% nei paesi più “maturi” (Francia, UK, Germania,

Spagna, Italia, Belgio, Svizzera, USA e Giappone).

Per quanto riguarda gli impatti potenziali del cambiamento climatico sulla vita quotidiana, la maggioranza degli intervistati si dichiara già colpito o ritiene di esserlo in un prossimo futuro.

Le soluzioni e il ruolo degli assicuratori

L’88% degli intervistati ritiene che sia possibile agire per limitare il cambiamento climatico e le sue conseguenze e che possano essere trovate soluzioni innovative.

Tutti possono fare qualcosa; i paesi sviluppati (92%), il commercio e l’industria (92%), i governi (91%), ma anche le organizzazioni internazionali (87%), i paesi emergenti (89%) e i cittadini (83%).

Questo atteggiamento ottimistico prevale nei tre continenti (89% degli europei, il  78% degli americani e l’84% degli asiatici è convinto che ci siano soluzioni).

Ma è nei paesi maggiormente toccati che si registrano più attivisti: in Messico  il 98% dei sondati è convinto che esistano soluzioni, così come il 97% degli indonesiani.

Riguardo al ruolo del settore assicurativo, il 61% stima che gli assicuratori abbiano la responsabilità di limitare i rischi climatici. Questa percentuale sale al 78% ad Hong Kong, al 69% in Turchia e al 65% in Italia.

Il 57% ritiene che le compagnie possano aiutare le persone ad adattarsi alle conseguenze del cambiamento climatico, soprattutto nei paesi più preoccupati, come la Turchia, il Messico e l’Indonesia.

Questa responsabilità si traduce in più azioni: proporre nuovi prodotti assicurativi, incitare a comportamenti più rispettosi dell’ambiente, ma anche avviare partnership in collaborazione con le autorità locali e nazionali.

Questo «ottimismo» e fiducia nelle azioni possibili incoraggia Axa a proseguire le ricerche, le azioni di educazione e prevenzione ai rischi climatici.

«Il settore assicurativo, in prima linea di fronte ai rischi climatici, ha il dovere di analizzarli con precisione per garantire la prosecuzione delle coperture a beneficio degli assicurati. Riteniamo di doverci assumere il nostro ruolo di esperti, continuando a sviluppare i lavori su questi rischi.

Vogliamo anche condividere queste conoscenze con la società per aiutare ad una migliore comprensione dei rischi e per prevenirli meglio. Se siamo infatti impegnati a condurre azioni concrete per ridurre il nostro impatto ambientale, la nostra missione di assicuratori ha anche obiettivi pedagogici e di accompagnamento al cliente, proponendo soluzioni che valorizzano comportamenti responsabili e partecipano alla lotta contro i rischi climatici», ha dichiarato Jean-Christophe Ménioux, direttore dei rischi del gruppo AXA.

Axa ha pubblicato anche un quaderno sui rischi climatici, che fa il punto delle conoscenze di questi rischi e delle loro probabili evoluzioni, oltre a presentare anche gli strumenti a disposizione degli assicuratori per valutare i rischi e il ruolo che il comparto può avere per apportare risposte a queste sfide.

Il documento è consultabile all’indirizzo: http://www.axa.com/lib/fr/library/cahiersaxa/risquesclimatiques.aspx

Da parte sua Axa ha attuato diverse misure, tra cui:

–  Una partnership con l’ONG CARE su azioni di ricerca ma anche su progetti di educazione delle popolazioni esposte alle conseguenze dei rischi climatici.

–  Il sostegno alla ricerca sui rischi ambientali, i rischi che pesano sulla vita e i rischi socio economici, grazie al

Fonds AXA pour la Recherche che sostiene più di 300 ricercatori nel mondo.

– Un’offerta di prodotti assicurativi «verdi», come l’assicurazione auto che privilegia i veicoli a basse emissioni, l’assicurazione casa con sostituzione di elettrodomestici a basso consumo, le offerte per le PMI che spingono sulle flotte di veicoli ecologici, prevenzione dei rischi ambientali e promozione dello sviluppo delle energie rinnovabili per i clienti industriali.