L’ISVAP ha pubblicato i dati statistici relativi ai premi lordi contabilizzati del portafoglio diretto italiano nei rami vita e danni nel primo semestre 2012, nonché alla nuova produzione dei rami vita.

La raccolta premi realizzata complessivamente nei rami vita e danni dalle imprese nazionali e dalle Rappresentanze in Italia di imprese extra S.E.E. nel primo semestre 2012 ammonta a 53.502,5 milioni di euro,  con un  decremento dell’8,9%  rispetto al corrispondente periodo del 2011.

In particolare i premi vita, pari a 35.443,9 milioni di euro, mostrano una riduzione del 12,1%, con un’incidenza sul portafoglio globale vita e danni che si attesta al 66,2% (68,7% nello stesso periodo del 2011); il portafoglio danni, che totalizza 18.058,6 milioni di euro, si riduce  dell’1,8%, con un’incidenza del 33,8% sul portafoglio globale (31,3% nello stesso periodo del 2011).

Per quanto riguarda la raccolta premi complessiva (vita e danni) e del solo comparto danni, le variazioni suindicate sono lievemente influenzate sia dall’uscita dal portafoglio diretto italiano dei rami danni di una impresa nazionale, il cui portafoglio è stato totalmente assegnato nel 2011 a una Rappresentanza in Italia di impresa SEE, sia dalla cessazione dell’attività di due imprese nazionali che sono state sottoposte a liquidazione coatta amministrativa nel 2011. Le medesime variazioni calcolate su basi omogenee (ossia escludendo dai dati relativi al primo semestre 2011 la raccolta premi delle suddette tre imprese uscite dal portafoglio diretto italiano danni), evidenzierebbero, per le imprese nazionali e le Rappresentanze in Italia di imprese  extra SEE, un calo della raccolta complessiva (vita e danni) e dei soli rami danni pari, rispettivamente, al -8,6% ed al -0,8%.

Rami vita

Il ramo I (assicurazioni sulla durata della vita umana) con 26.148,7 milioni di euro, cala del 15,1% rispetto al primo semestre 2011; il ramo III (assicurazioni le cui prestazioni principali sono direttamente collegate al valore di quote di OICR o di fondi interni ovvero a indici o  ad altri valori di riferimento) con 7.001 milioni di euro, si incrementa dello 0,3% rispetto  al corrispondente periodo del 2011; la raccolta del ramo V (operazioni di capitalizzazione) ammonta a 1.464,6 milioni di euro, con un decremento del 14,4%. Tali rami incidono sul totale premi vita rispettivamente per il 73,8%, per il 19,8% e per il 4,1% (rispettivamente il 76,4%, il 17,3% e il 4,2% nello stesso periodo del 2011).

Per quanto riguarda i restanti rami, i premi del ramo VI (fondi pensione: 755,7 milioni di euro, con una riduzione del 3,4% rispetto allo stesso periodo del 2011) rappresentano il 2,1% della raccolta vita (1,9% nel primo semestre 2011).

 Con riferimento ai patrimoni gestiti per i fondi pensione, illustrati nel seguente prospetto, essi sono pari, nel complesso, a 10.909,2 milioni di euro, con un incremento del 15,1% rispetto al 30 giugno 2011. Alla fine del primo semestre 2012 il patrimonio complessivo gestito relativo ai fondi pensione è così ripartito: fondi pensione aperti (4.200,5 milioni di euro), fondi pensione negoziali con garanzia (3.818,9 milioni di euro), fondi pensione negoziali senza garanzia non ricompresi nel ramo VI (2.889,8 milioni di euro).

La raccolta relativa alle assicurazioni complementari (51,4 milioni di euro) e alle assicurazioni di ramo IV (assicurazioni malattia a lungo termine non rescindibili: 22,5 milioni di euro) incide, infine, per il restante 0,2 % sul totale premi vita.

 La ripartizione per canale distributivo della raccolta premi  mostra che gli sportelli bancari e postali intermediano il 51,6% del portafoglio vita (in deciso calo rispetto al 58,5% nel corrispondente periodo del 2011). Seguono i promotori finanziari (22,7%, in aumento rispetto al 17,5% nel primo semestre 2011), le agenzie con mandato (14,8% rispetto al 13,9% nel corrispondente periodo del 2011), le agenzie in economia e gerenze (9,4% rispetto all’8,8% nel corrispondente  periodo del 2011), i brokers (1,2% rispetto all’1% del primo semestre 2011) e le altre forme di vendita diretta (0,3%, come nel primo semestre 2011).

La nuova produzione emessa si attesta a 23.582,8 milioni di euro, con una riduzione del 9,1% rispetto al primo semestre del 2011. 

Nello specifico, per quanto riguarda l’andamento della nuova produzione dei principali rami, si rileva che il ramo I, con 16.978 milioni di euro, registra un decremento del 14,6% rispetto al primo semestre 2011; per

contro, il ramo III, con 5.403,1 milioni di euro, si incrementa del 12,4% rispetto al corrispondente semestre del 2011; la nuova produzione del ramo V ammonta a 804,1  milioni di euro, con un decremento dell’11,2%. Tali rami incidono sul totale della nuova produzione vita rispettivamente per il 72%, per il  22,9% e per il 3,4% (rispettivamente il 76,6%, il 18,5% e il 3,5% nel primo semestre 2011). Per quanto riguarda i restanti rami, la nuova produzione di ramo VI (387,4 milioni di euro), IV (5,3 milioni di euro) e delle assicurazioni complementari (4,9 milioni di euro) rappresenta nel complesso l’1,6% del totale rami vita (1,4% nel primo semestre 2011).

Rami danni

Il portafoglio premi dei rami R.C. autoveicoli terrestri e R.C. veicoli marittimi, lacustri e fluviali ammonta complessivamente a 9.229,5 milioni di euro (praticamente invariato rispetto al primo semestre 2011), con un’incidenza del 51,1% sul totale rami danni (50,2% nel primo semestre 2011) e del 17,3% sulla raccolta complessiva (15,7% nel primo semestre 2011).

La variazione percentuale calcolata su basi omogenee rispetto al 2011 evidenzierebbe, invece, un incremento della raccolta dello 0,3%. 

Tra gli altri rami quelli con produzione più elevata, e quindi con maggiore incidenza sul totale, sono: Infortuni con l’8% (come nel primo semestre 2011), R.C. generale con il 7,7% (come nel 2011), Corpi di veicoli terrestri con il  7,7% (in significativa contrazione rispetto all’8,2% della prima metà del 2011), Altri danni ai beni con il 7% (6,8%),  Malattia con il 5,9% (6% nel 2011), Incendio ed elementi naturali con il 5,7% (come nel 2011). 

L’andamento della raccolta premi dei rami danni nella prima metà del 2011 e del 2012 è evidenziata nel prospetto seguente:

L’analisi per  canale distributivo continua a evidenziare la preponderanza della raccolta attraverso le agenzie con mandato, anche se la stessa continua leggermente a contrarsi rispetto alle precedenti rilevazioni. Infatti, tale canale colloca l’81,5% del portafoglio danni (82% nel primo semestre 2011) e l’87,2% del portafoglio relativo al solo ramo R.C. auto (88,3% nel corrispondente periodo del 2011). Da segnalare, infine, la crescita della quota intermediata dalle altre forme di vendita diretta, sia con riguardo alla globalità del portafoglio danni (5,5% rispetto al 5,1% nel primo semestre 2011), sia con riferimento al solo ramo R.C. auto (7,8% rispetto al 7,1% nel primo semestre 2011).