HDI Assicurazioni ha chiuso il primo semestre 2012 con un risultato netto positivo di 15,14 milioni, in crescita del 10,3% rispetto ai 4,80 del I semestre 2011, di cui 5,91 milioni relativi ai rami danni (+5,3% rispetto al 1° semestre 2011) e 9,23 relativi ai rami vita (+5 rispetto al 1° semestre 2011).

Il risultato ante imposte migliora rispetto al primo semestre dell’anno precedente di 13,91 milioni, passando da 9,36 milioni a 23,27 milioni.

Tali risultati sono particolarmente positivi anche in funzione del fatto che la compagnia ha deciso di non usufruire dei benefici previsti dal Regolamento 43 emanato dall’Isvap che permetterebbe il ricorso a metodi di valutazione di natura eccezionale degli elementi dell’attivo non destinati a permanere durevolmente nel patrimonio dell’impresa, così come già negli esercizi precedenti non si era avvalsa dei benefici previsti dal Regolamento 28. 

Il miglioramento del risultato ante imposte è determinato dall’incremento degli utili degli investimenti per 19,18 milioni, di cui 10,66 milioni danni e 8,52 milioni vita, e dal miglioramento del conto tecnico vita per 1,28 milioni; contribuiscono invece negativamente alla variazione del risultato, il peggioramento del conto tecnico danni per 3,48 milioni, del risultato dell’attività straordinaria per 2,94 milioni e degli altri proventi netti per 0,13 milioni.

Con riferimento ai proventi finanziari netti, l’incremento dell’utile degli investimenti è dovuto ad un incremento dei proventi finanziari di 17,94 milioni (da 39,48 milioni del primo semestre 2011 a 57,42 milioni del primo semestre 2012) e ad un decremento degli oneri finanziari di 1,25 milioni; i proventi finanziari straordinari netti peggiorano invece di 2,48 milioni. Il miglioramento dei proventi finanziari ordinari è riconducibile ad un incremento generalizzato dei proventi, sia da valutazione che da realizzo, e ad una diminuzione delle rettifiche di valore.

La raccolta premi del lavoro diretto è pari a 291,36 milioni e rispetto ai 264,38 milioni relativi allo stesso periodo dell’anno precedente registra un incremento di 26,98 milioni (+10,2%). In particolare i premi emessi dei rami vita aumentano del 10,6% passando da 112,02 milioni del 2011 a 123,90 milioni del 2012, contro un incremento del 9,9% dei rami danni, che passano da 152,36 milioni del 2011 a 167,46 milioni del 2012.

Gli investimenti ammontano a 1.935,97 milioni con un decremento nel primo semestre di 13,93 milioni, rispetto ai 1.949,89 milioni iscritti a bilancio 2011. Non considerando quelli “a beneficio degli assicurati vita che ne sopportano il rischio” gli investimenti ammontano a 1.862,46 milioni, contro 1.887,65 milioni del bilancio 2011, con una diminuzione di 25,19 milioni.

L’andamento tecnico mostra un peggioramento del rapporto sinistri a premi che aumenta dal 66,94% del 2011 al 70,75% del 2012 con riferimento ai sinistri dell’esercizio e dal 68,09% al 72,57% con riferimento al totale sinistri. Il rapporto tra spese di gestione e premi di competenza decresce dal 27,51% del 2011 al 26,15% del 2012, con un combined ratio che cresce dal 95,60% del 2011 al 98,72% del 2012.

Le spese di gestione lorde del lavoro diretto ammontano a 50,54 milioni, con un incremento del 4,8% rispetto ai 48,21 milioni del primo semestre 2011. L’incidenza sui premi emessi del lavoro diretto è pari al 17,3%, in diminuzione rispetto al 18,2% dell’esercizio precedente. In particolare l’incidenza cala di quasi un punto sia nei rami danni, passando dal 25,8% al 24,9%, che nei rami vita, passando dall’8,0% al 7,1%.