Riceviamo e riportiamo integralmente di seguito le riflessioni del Comitato Costituente della Nuova Associazione sul discusso DL Crescita. Come si vedrà leggendo il testo, non tutti gli intermediari sembrano euforici per la novità della collaborazione tra intermediari.

 

Care colleghe e cari colleghi,

passati i clamori dell’approvazione del DL-Crescita rispetto la norma che contiene, tra le altre, la possibilità di “collaborazione tra intermediari (delle sezioni A- B – D)”, ci preme dare iniziativa, attraverso questa nostra lettera, a un momento di confronto per individuare, nei fatti, come mettere in pratica le nuove disposizioni, provando a prevedere gli scenari che potrebbero presentarsi.

Prima dell’entrata in vigore del regolamento ISVAP-RUI, le collaborazioni tra Agenti sono sempre esistite senza che riscontrassero sviluppi degni di nota. All’atto pratico le collaborazioni si sono limitate a polizze “vaganti” mantenute in piedi per ragioni di buon vicinato, per cortesia, rinunciando, quasi spesso, anche alle commissioni.

Il nostro collega più affezionato è comunque sempre nostro concorrente. Per cui le collaborazioni sono sempre state viste con sospetto, con diffidenza, con la paura che la polizza di un nostro cliente appoggiata ad un altro agente potesse dare a lui il pretesto di proporsi.

Ma abbandoniamo questi scenari e spostiamo l’interesse sull’impatto che le nuove norme (in particolare quella sulla “collaborazione tra intermediari”), potrebbero avere sull’agenzia media del nostro “bel paese”, come influirebbero sulla sua redditività e quale dovrà essere la capacità di carico da prevedere in rapporto alla sostenibilità del processo.

In questo senso NOI, del “Comitato Costituente Nuova Associazione”, abbiamo preferito attendere qualche giorno prima di esternare giudizi, nonostante il testo definitivo non sia stato ancora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, per analizzarlo a freddo, sia politicamente che sugli eventuali “impatti ambientali” per la nostra categoria, cosa che ci si attenderebbe da parte di chiunque sia chiamato a ricoprire ruoli di responsabilità.

La nostra analisi del provvedimento mette in risalto una serie di dubbi e perplessità che desideriamo, per abitudine al confronto, condividere insieme a Voi.

Ci rifermiamo ai seguenti punti:

Articolo 34 (obbligo di tre preventivi per l’RCA): visto che è già legge dello Stato, il presente DL lo annullerà e sostituirà oppure rimarrà in vigore a tutti gli effetti, conservando la stortura dell’obbligo dei tre preventivi, “regalando”, così a tutti gli agenti, un aggravio di oneri e responsabilità impensabili, e ai consumatori un vantaggio a somma zero?

Rispetto normative ISVAP: le responsabilità, in solido, che ricadranno sugli intermediari interessati, aumenterebbero in modo direttamente proporzionale e in rapporto alle compagnie coinvolte dalla collaborazione. Non dimentichiamo, poi, che i regolamenti etici, che tutte le compagnie hanno riversato sulla rete, hanno trasferito sugli Agenti le responsabilità che il regolamento ISVAP impone loro. A chi spetta formulare l’adeguatezza, per esempio? A chi l’informativa Privacy? A chi la formazione di agenti e subagenti? Dopo il 7A, il 7B, l’adeguata verifica e quant’altro, ci sarà da predisporre un 7C, dove l’agente dovrà indicare nome, cognome, C.F., partita iva, indirizzo mail, indirizzi, telefoni e cellulari dei colleghi coi quali intermedia? Il gradimento della compagnia al collega con cui dovremmo collaborare, è una eventualità da tenere in considerazione?

Incremento del carico gestionale e di controllo: tutto ciò che riguarderà la preventivazione (tripla), l’emissione di nuovo contratto ad ogni scadenza annuale senza tacito rinnovo, il nuovo perfezionamento con la sottoscrizione di una nuova adeguatezza e l’eventuale influenza dei sinistri (apertura, conto economico, ecc) che sul contratto graveranno, saranno adeguatamente retribuite dalla provvigione ridotta che percepirà l’intermediario che emette la polizza?

Nullità delle clausole col tacito rinnovo: a far data dal 1/1/2013 (inizialmente era previsto dal 1/1/2014), creerà una serie di problematiche alle agenzie e ai consumatori: a) non sarà più possibile fare un rateo iniziale per far coincidere le scadenze con altre polizze? b) sarà abrogato il periodo di mora dei 15 giorni previsti dal Cod. Civ. ? c) non sarà possibile la rimessa dei broker alla decade del mese successivo? le Compagnie potrebbero liberamente decidere di non rinnovare le polizze RCA in determinate aree geografiche e quindi non ci sarà il tema politico, tanto contestato, delle “disdette massive”? Il tutto potrà essere risolto unicamente con scelte strategiche di ogni singola impresa, che avrà maggiore forza contrattuale ad ogni scadenza annuale per dettare le nuove condizioni di rinnovo della polizza, a discapito del cliente, che dovrà essere molto più attento e che ridurrà la propria scelta alla mera valutazione in termini di premio?

Redditività delle agenzie: visto che la collaborazione tra agenzia comporterà la drastica diminuzione di redditività conseguente alla divisione delle provvigioni, a causa dell’allungamento della catena distributiva, in particolare nella RCA, mercato già saturo e in fase prospettica in contrazione per diversi fattori (meno immatricolazioni di nuove auto, fisco, pedonalizzazione della città, meno giovani neo patentati e più anziani senza patente, ecc,), la collaborazione tra intermediari comporterà una boccata di ossigeno alle agenzie, in

particolare a quelle medio-piccole operanti nel Sud Italia, che oggi sopravvivono grazie proprio all’unico prodotto di domanda del nostro settore, oppure sarà la loro fine repentina per soffocamento?

Nuovo modello di Agenzia: premesso che la collaborazione tra intermediari è paragonabile al contratto di sub-appalto, secondo Voi chi trarrà maggiore vantaggio: le piccole-medie agenzie che ripetono il mandato di piccole- medie compagnie oppure le poche grandi imprese che hanno già in mano il mercato (oligopolico) e che sono più solide e disponibili ad assumere i rischi non graditi o non esercitati da altri? E’ verosimile che il nuovo modello di agenzia possa diventare in futuro un “mega polo” distributivo con tante subagenzie?

Rapporto con le mandanti: a nostro avviso, richiamando ciò che qualsiasi manuale di microeconomia riporta, il costo di un’azione è pari al valore di ciò a cui bisogna rinunciare. E rinunciare alle opportunità di sviluppo in proprio per dirottare a terzi risorse e tempo, creerebbe un danno al momento non quantificabile. E’ probabile che anche i rapporti esistenti con la/le mandanti saranno rimodulati in difetto o in eccesso?

Discriminazioni tra agenti fedeli e non: le compagnie avranno il diritto di poter investire e privilegiare le agenzie “fedeli” da quelle che, invece, decideranno di avvalersi della collaborazione di altri intermediari? Maggiore flessibilità, maggiore disponibilità ad assumere rischi, maggiore contributi organizzativi, arredamento, ecc? A questo punto i Gruppi Agenti, come avvenne nel 2007 con la legge Bersani, avranno un maggiore responsabilità e importante potere negoziale?

Contratto base RCA: visto che verrà pubblicato sul sito web delle compagnie, e visto che sarà obbligatorio istituire una sorta di “home-banking” per ogni singolo cliente (anche per gli altri rami), potrebbero le compagnie stabilire di sviluppare il Ramo RCA (mercato di domanda) in modo diretto, oltre che con le telefoniche e via web, aprendo, per esempio delle “Filiali” sul territorio (modello FIAT anni 60-70), marginalizzando, in questo modo, dal business le agenzie in appalto, perché ritenute un canale troppo oneroso?

Perdita di identità del ruolo professionale dell’agente: gli scenari futuri potrebbero portare alla creazione di una figura unica dell’intermediazione con l’abolizione della nostra professionalità che tanto abbiamo faticato a farci riconoscere in sede Europea, che ci distingue dai “corridores” spagnoli, dai produttori dopo-lavoristi tedeschi, dai venditori di biciclette olandesi, ecc?

Tutela del consumatore e dis-intermediazione: secondo Voi la volontà del legislatore è più propensa a tutelare il consumatore tramite il servizio di consulenza dell’intermediario professionista oppure si preoccupa di più della diminuzione del premio RCA a prescindere dalla tipologia del prodotto e dall’assistenza post-vendita? Non è che per caso questo governo, invece di massacrare i poteri forti, privilegiando i consumatori in realtà mal celatamente stia puntando alla dis-intermediazione della RCA a favore delle telefoniche, posta e sportelli bancari, con la scatola nera, la dematerializzazione dei contrassegni, gli incassi tramite RID e bonifici, ecc.?

L’ANA 2003, la rivalsa e i mandati: quali evoluzioni bisogna aspettarsi? La indennità di fine mandato per il portafoglio RCA che fine farà, senza il tacito rinnovo? Inoltre, anche l’art. 27 che punta alla media degli ultimi 3 esercizi sulle provvigioni liquidate inclusa l’auto, sarà depauperato? Sarà quindi necessario sedersi al tavolo per confrontarsi con il nostro interlocutore naturale, ANIA?

In conclusione: siamo veramente sicuri che questo Decreto Legge sia un’opportunità per gli Agenti? Siamo seriamente convinti, come qualcuno di Noi ha scritto, che l’interesse dei Consumatori è prevalso sulla lobby delle Compagnie oppure è il contrario?

Ringraziandoti per l’attenzione e il tempo dedicatoci, T’invitiamo a voler condividere queste nostre riflessioni con gli altri colleghi con i quali sei in contatto.