Riceviamo e pubblichiamo integralmente la lettera aperta a firma del “Comitato Costituente Nuova Associazione”, che espone i propri dubbi sul recente accordo di collaborazione concluso tra AIBA e SNA.

Cara collega e caro collega,

dopo i supposti clamori mediatici, la scintillante conferenza stampa tenutasi presso il Grand Hotel et de Milan ed i vari articoli apparsi – con tanto di foto – sulla stampa nazionale, abbiamo potuto finalmente esaminare l’accordo siglato tra SNA e AIBA, senza data, scaricato dall’area riservata ai ”soli iscritti” del sito internet www.snaservice.it e che, per tua maggiore comodità t’inviamo in allegato, invitandoti a leggerlo attentamente per condividere le nostre osservazioni e aiutarci a rispondere agli interrogativi di ordine sistemico che tale accordo, inevitabilmente, solleva. 

  1. Quali sarebbero i reali vantaggi per la nostra categoria e soprattutto in che modo sarebbero tutelati“… gli interessi imprenditoriali, professionali, morali ed economici degli agenti di assicurazione.., come appunto prevede l’art. 2, comma 2, lettera a) del vigente Statuto SNA?
  2. A quale scopo l’art. 10 dello Statuto SNA sarebbe  stato integrato assegnando alle Sezioni Provinciali “i compiti fondamentali legati al territorio, ……allo sviluppo dei rapporti con gli iscritti e di rappresentanza dei loro interessi presso le istituzioni locali.per poi frustrare quest’attribuzione stabilendo a livello centrale accordi vincolanti tra Agenti e Broker su tutte le piazze italiane ?
  3. E ancora, in base all’art. 25, lettera i) del vigente Statuto SNA, non spetterebbe forse al Comitato Centraleil compito di.esprimere pareri sugli accordi nazionali, salvo approvazione del Congresso Nazionale?
  4. Di più: le lettere i) e l) del Protocollo toccano direttamente degli istituti disciplinati dall’Accordo Impresa-Agenti, ma con quale autorità lo SNA può arrogarsi il diritto di modificare o integrare unilateralmente l’ANA 2003 senza aver contestualmente raccolto l’assenso degli altri sottoscrittori dell’Accordo (ANIA e UNAPASS)? In definitiva, non sarebbe stato politicamente più corretto, più democratico e più rappresentativo raccogliere le volontà della base, prima di siglare un accordo di questa rilevanza, che si propone di essere applicato a livello nazionale e che, per giunta,  oltre a essere stato inviato all’ANIA e all’ISVAP,  è stato depositato presso le UNIOCAMERE e le Camere di Commercio di tutte le Provincie, per l’inserimento nella raccolta degli usi e consuetudini vincolando, in questo modo,  tutti gli agenti di assicurazione, compresi i non iscritti allo SNA? 

Ma non finisce qui. Laccordo è giuridicamente inattuale e fonte di gravi rischi per la categoria:

  1. Il Decreto Legge “Crescita” del 14 ottobre scorso, che consente la libera collaborazione tra “A con B” e viceversa, trova risposta nel protocollo d’intesa oppure lo stesso, più verosimilmente, essendo precedente all’emanazione del D.L. e non contemplando la collaborazione reciproca, rischia di congelare la situazione ex-ante soltanto a vantaggio  dei Broker ? 
  2. Un protocollo simile spalanca il mercato retail e middle- market ai broker, oggi prevalentemente in mano agli agenti?

Lo SNA ha considerato che AIBA, che rappresenta gli intermediari della Sez. B)  del RUI, fino a  oggi nostri collaboratori prevalentemente per i clienti corporate (fetta di mercato che ha ormai esaurito gli spazio di crescita), ha interesse ad indicare ai propri associati nuove aree di sviluppo nel middle-market, sottraendo quote di mercato agli agenti che saranno così costretti a dividersi con loro le (già misere) provvigioni?    

  1. Secondo la nuova direttiva europea sull’intermediazione assicurativa (c.d. DIA2), in via di emanazione, il broker, quale mandatario e rappresentante degli interessi del suo cliente, dovrebbe percepire il compenso solo da quest’ultimo: com’è possibile che questo tema, da anni così tanto caro allo SNA, sia stato completamente trascurato?
  2.  Che succederà quando entrerà in vigore il divieto di “tacito rinnovo” delle RCA per le polizze intermediate da broker? Come farà il broker a inviare l’estratto conto con la comunicazione d’incasso giacché i premi saranno tutti da rinegoziare?
  3. Come pensano i contraenti dell’accordo di armonizzare le rimesse dei premi per le polizze RC Auto di durata obbligatoriamente annuale, posta la sopravvenuta e sostanziale inapplicabilità del termine di 15 giorni previsto dall’art. 1901, comma 2, cod. civ.?

Le nostre perplessità, inoltre, non hanno soltanto natura di principio, ma operative: entrando nel merito delle norme dell’accordo, con particolare riferimento ai disposti dei punti 1 e 2 , lettere g), h), i), l), sorgono spontanee diverse domande.

–          Perché mai quest’accordo dovrebbe vincolare anche gli Agenti non iscritti allo SNA? Se un agente non iscritto allo SNA subentra a un agente iscritto allo SNA, perché mai dovrebbe essere costretto a mantenere il rapporto col Broker fino alla scadenza annuale con le provvigioni concordate con l’agente uscente, avendo come unica alternativa il trasferimento del portafoglio presso un’altra agenzia? Perché lo SNA dovrebbe favorire queste forme di cannibalismo?

–          Se le Compagnie (che sono del tutto estranee a quest’accordo, che pure prevede degli obblighi a loro carico) preferiscono non ratificare un rapporto di collaborazione di un proprio agente con un broker, e quest’ultimo si presenta in agenzia col mandato di un cliente, l’agente sarà costretto a dargli ugualmente copertura anche senza avere incassato effettivamente il premio che dovrebbe essere accreditato 5 giorni dopo aver ricevuto un fax dal broker? E se, invece, per un qualsiasi motivo, non arrivassero i soldi che succederebbe? L’agenzia dovrebbe registrare a cassa con sospeso?

–          E ancora: qualora l’addendum venga ratificato dalla compagnia ai sensi dell’art. 118 del CdA, il broker è autorizzato a rilasciare al cliente la ricevuta d’incasso per conto della compagnia con valore di quietanza: il cliente è così coperto ma, se il broker non esegue la rimessa entro il 10 del mese successivo, l’agente è esonerato nei confronti della compagnia?

–          A noi risulta di NO, e abbiamo anzi testimonianza che le compagnie pretendono il pagamento dei premi da parte dell’agenzia, salvo il diritto di quest’ultima di rivalersi successivamente sul broker (più dubbio che possa farlo sul Fondo di Garanzia in caso di fallimento o concordato preventivo, come è successo, recentemente, a note società di brokeraggio, tenuto conto che il Fondo non opera nei confronti degli Agenti).

–          La semplice esistenza d’un rischio siffatto avrebbe dovuto suggerire al Sindacato di consigliare a TUTTI i propri iscritti di non richiedere la ratifica delladdendum dalla compagnia. in tal modo, l’agente potrebbe perlomeno tentare di rivalersi sul cliente per incassare il premio, sospendendo la copertura delle polizze qualora i relativi titoli originali delle quietanze fossero ancora in agenzia.

–          Non vogliamo certamente dar corso alle notizie, che pure si susseguono in questi giorni, che taluni membri dell’Esecutivo Nazionale dello SNA possano avere un diretto interesse all’argomento, per avere congiunti o parenti stretti esercenti lattività di brokeraggio assicurativo. Ma, fuor di polemica, non possiamo esimerci dal constatare che quest’accordo, che pure avrà un impatto notevole – e non benefico – sull’intera categoria, sia stato negoziato e concluso senza alcun confronto con la base.

Concludiamo con il sincero auspicio che, la fondatezza dei dubbi sopra esposti suggerisca allo SNA di disdire tale accordo per riscrivere INSIEME a tutti i rappresentati degli Agenti e dei Broker, un nuovo protocollo che tuteli tutti i soggetti coinvolti alla luce della nuova norma del DL che prevede la collaborazione tra A e B.

Confidiamo che tu voglia condividere queste nostre riflessioni con i colleghi con cui sei in contatto e, ringraziandoTi per l’attenzione, ti salutiamo con sincera cordialità.

IL COMITATO COSTITUENTE NUOVA ASSOCIAZIONE