DI ANDREA BONGI Legge di stabilità: l’ulteriore sforbiciata ai costi delle auto aziendali vale oltre 1,5 miliardi di euro nel triennio 2013-2015 e riguarderà circa 7 milioni tra autovetture e moto utilizzate dai possessori di partita Iva. L’abbassamento della soglia di deducibilità delle auto di imprese e professionisti dal 27,5 al 20% dal 1° gennaio 2013 apporterà dunque alle casse dell’erario oltre 500 milioni l’anno. Dalla versione defi nitiva della legge di stabilità apparsa sul sito del governo scompare invece il passaggio alla tassazione Irpef delle pensioni e delle indennità di invalidità per i soggetti titolari di reddito complessivo superiore a 15mila euro. Resta invece confermato il passaggio al regime di tassazione ordinaria Irpef per le pensioni di guerra. Ma torniamo al capitolo relativo ai costi auto. Dopo i drastici tagli alla deducibilità delle spese auto di imprese e professionisti apportati dalla riforma del mercato del lavoro (legge n.92/2012) il disegno di legge di stabilità ha rincarato ulteriormente la dose introducendo un ulteriore abbattimento di tale deducibilità al 20% delle spese stesse, con decorrenza 1° gennaio 2013. Legge di stabilità che non tocca invece la deducibilità dei costi delle auto concesse in uso promiscuo ai dipendenti per la maggior parte del periodo d’imposta che rimarrà ancorata al 70% dei costi sostenuti, sempre con decorrenza dal 1° gennaio 2013. Di fatto se la norma contenuta nella legge di stabilità verrà confermata durante l’iter parlamentare, il regime di deducibilità dei costi auto verrà praticamente dimezzato passando all’attuale 40% degli stessi al solo 20%. Considerato poi che sui costi delle autovetture di imprese e professionisti restano inalterati i limiti massimi di valore deducibile, pari a 18.075,99 euro, la nuova percentuale di deduzione del 20% consentirà di dedurre rispetto al costo di acquisto (Iva indetraibile compresa) un importo non superiore a 3.615,19 euro. Ciò signifi ca che per un’autovettura il cui costo di acquisto si posiziona attorno ai 35-36 mila euro la deducibilità fi scale non supererà il 10% del costo stesso. L’abbassamento del limite percentuale di deducibilità delle auto nella misura del 20% porta con sé un’ulteriore considerazione di stretta attualità, ovvero che la quota legale di utilizzo extra-aziendale andrà a posizionarsi, per converso, all’80%. Ciò signifi ca, in termini concreti, che su dieci giornate lavorative l’auto aziendale si presume utilizzata nell’attività d’impresa o di lavoro autonomo solo per due di esse, mentre per le restanti otto è dedicata (ope legis) per gite turistiche o altre attività non lavorative. Stante il suddetto panorama normativo resta a questo punto soltanto da chiedersi quale senso possa ancora assumere la disposizione normativa relativa ai beni aziendali concessi in godimento a soci o familiari con specifi co riferimento alle autovetture. Tornando al gettito previsto nella legge di stabilità relativamente ai tagli alla deducibilità delle spese auto, la relazione tecnica di accompagnamento si affretta a precisare come le nuove disposizioni, pur entrando in vigore dal 1° gennaio 2013 daranno effetti immediati alle casse dell’erario grazie all’obbligo di rideterminazione degli acconti d’imposta dovuti per tale annualità. Le nuove disposizioni, precisa ancora la relazione tecnica, avranno inoltre effi cacia anche nei confronti del parco veicoli circolante e non soltanto nei confronti delle nuove immatricolazioni effettuate dal 1° gennaio 2013 in poi. Il maggior gettito derivante da tali misure riguarderà essenzialmente il comparto delle imposte dirette Ires/Irpef sui redditi d’impresa e di lavoro autonomo nonché l’irap. © Riproduzione riservata