È il primo risultato del patto Merkel-Sarkò Al sicuro un istituto che ha un attivo pari al sistema bancario greco, 518 miliardi di euro 

di Luciano Mondellini

L’intervento dei governi di Francia, Belgio e Lussemburgo ha salvato ieri l’istituto di credito Dexia, evitando così il primo fallimento bancario europeo dall’apice della crisi del 2008. Il cda della banca franco-belga, che nel luglio scorso aveva superato ampiamente gli stress test senza moniti sul capitale, ha approvato il piano proposto dai tre governi per salvare l’istituto dalla bancarotta, dopo che i tre Paesi e i rispettivi funzionari avevano raggiunto un’intesa nella notte tra domenica e lunedì sulla spartizione dei business del gruppo e sulla condivisione delle garanzie da erogare per gli asset problematici.

Il salvataggio va considerato il primo risultato del nuovo accordo tra il presidente francese Nicolas Sarkozy e la cancelliera tedesca Angeal Merkel, che di fatto ha messo al sicuro in una settimana una banca che ha un totale di attivi pari a tutto il sisetma bancario greco (518 miliardi).

Entrando nei dettagli del salvattaggio, va precisato che il ramo belga della banca verrà acquisito per 4 miliardi dal governo del Belgio, assistito nell’operazione da Ubs; il portafoglio di prestiti a favore degli enti locali francesi passerà invece sotto il controllo delle società pubbliche francesi Caisse des Depots et Consignations e Banque Postale; mentre le attività in Lussemburgo saranno cedute a una cordata di investitori che comprende il governo del Lussemburgo e alcuni fondi del Qatar. I governi dei tre Paesi congeleranno 90 miliardi a garanzia dei finanziamenti destinati a Dexia. Il Belgio, che ha accettato di pagare agli attuali soci un ulteriore premio nel caso riesca a cedere la filiale belga nel giro di cinque anni, contribuirà per il 60,5% della somma totale, la Francia per il 36,5% e il Lussemburgo per il 3%. «Lo sblocco delle garanzie finanziarie e la realizzazione delle tre fasi di cui si compone il piano renderanno più sicuri i depositi e daranno al gruppo Dexia un maggiore margine di manovra in termini di liquidità riducendo l’esposizione», ha reso noto il primo ministro francese, Francois Fillon. Dexia, sottoposta nelle ultime due settimane a una forte pressione a causa dell’esposizione alla Grecia e della crescente difficoltà ad accedere al mercato interbancario, ha già ricevuto nel 2008 aiuti statali per 6,4 miliardi per sopravvivere alla crisi finanziaria.

 

In borsa il titolo Dexia, riammesso nel pomeriggio dopo due sedute di stop, è stato molto volatile: dopo uno scivolone iniziale del 36% è poi rimbalzato fino a guadagnare quasi il 10%, prima di chiudere in flessione del 4,7% a 0,8 euro. (riproduzione riservata)