Il terremoto che domenica scorsa ha colpito le province sud-orientali della Turchia dovrebbe comportare perdite assicurate tra i 100 e i 200 milioni di dollari, secondo le prime stime effettuate da EQECAT.

Per i danni economici complessivi provocati dal sisma le prime stime indicano un valore di pochi miliardi di dollari, un ordine di grandezza di circa un decimo rispetto al devastante terremoto del 1999 che distrusse Izmit nella Turchia occidentale e portò alla morte di circa 20.000 persone. La prima violentissima scossa con epicentro a Van è stata di magnitudo 7,2 della scala Ritcher e, ad oggi, il numero delle vittime accertate supera le 460 persone, mentre sono circa 1.350 i dispersi. Tuttavia è altamente probabile che il totale delle vittime superi quota 1.000.

Dopo la terribile esperienza del 1999 il governo turco introdusse nuovi regolamenti per la costruzione degli edifici, in seguito aggiornati nel 2006. Tuttavia, molti degli edifici crollati a Van erano stati costruiti prima dell’introduzione della normativa. Infine, una prima analisi effettuata da Risk Management Solutions Inc, ricorda che nel 2000 la Turchia istituì un Pool

assicurativo contro i danni causati dalle catastrofi naturali agli immobili residenziali. Tuttavia, solamente il 7% delle abitazioni di Van hanno copertura assicurativa.