La raccolta premi del mercato europeo dell’assicurazione veicoli a motore flotta ha un valore complessivo di 15,8 mld di euro, a cui si devono aggiungere 980 mln di euro per ulteriori entrate relative all’assistenza stradale offerta ai corpi veicoli terrestri. La stima per il 2011 è stata calcolata dal consulente finanziario Finaccord sulla base di uno studio di dieci fra i maggiori mercati assicurativi europei (Belgio, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Spagna, Svezia e Svizzera).

Il settore, sebbene si sia sviluppato poco negli ultimi quattro anni, è in crescita. Finaccord ha previsto un valore di oltre 18 mld di euro entro il 2015 per il settore, grazie all’aumento dei prezzi in Paesi come la Germania e il Regno Unito.

Finaccord ha suddiviso i dati in due macro-categorie: segmento commerciale e non-commerciale. Quest’ultimo comprende i veicoli degli autonoleggi, delle concessionarie, delle autoscuole e i taxi. Il segmento commerciale, invece, comprende corrieri e servizi postali, agenzie di leasing, società di assistenza stradale, noleggi di camion e furgoni.

Le assicurazioni avranno maggiori opportunità nel mercato dell’autonoleggio, per cui è previsto un significativo incremento dei premi fra il 2011 e il 2015. “Questo si spiega col fatto che il noleggio delle auto aumenterà notevolmente e la politica dei prezzi è generalmente alta per questo settore”, ha detto David Parry, consulente di Finaccord.  “Molti autonoleggi utilizzano le captive per gestire l’assicurazione dei propri veicoli, ma i volumi d’affari del settore e le sue prospettive di crescita sono tali da creare numerose opportunità”.

Nel segmento commerciale, invece, a far da padrone è il servizio di assicurazione merci trasportate, ma trattandosi di un mercato maturo le opportunità di sviluppo sono limitate. “Il leasing delle operazioni di trasporto diventa sempre più popolare in Europa”, ha commentato Parry. “Questo farà sì che le compagnie e le società di assistenza stradale rivolgeranno la loro attenzione sempre più alle società di leasing, piuttosto che alla miriade di piccoli e medi trasportatori”.

Il rapporto di Finaccord ha calcolato che il numero di veicoli non commerciali classificabili come appartenenti ad una flotta nel 2011 è circa 15,9 mln (definendo flotta un gruppo di tre o più veicoli afferenti ad un’organizzazione pubblica o privata). Il maggior numero di veicoli di flotta appartiene alla Germania con 3,7 mln, seguita dalla Francia con 2,79 mln di veicoli, dall’Italia con 2,39 mln e dal Regno Unito con 2,38 mln.

Il segmento commerciale vede l’Italia indietro, rispetto a Francia, Germania e Regno Unito. Le aziende italiane, perlopiù di piccole dimensioni, possono contare su una flotta di 774 mila veicoli, contro l’1,87 mln della Francia, l’1,73 mln della Germania e l’1,45 mln del Regno Unito.

La sfida del settore sta nell’individuare i rischi nel dettaglio e ridurre i costi. “Per le flotte di grandi dimensioni, una soluzione potrebbe essere quella dell’autovalutazione delle denunce di sinistro. Migliorare il comportamento di guida dei trasportatori è un altro fattore determinante”, ha spiegato Parry. “L’uso della telematica ha un enorme potenziale. Al momento viene utilizzata perlopiù nell’assistenza stradale e nel recupero dei veicoli rubati. Può essere utilizzata anche dagli autonoleggi per contrastare i fenomeni di furto e per fornire delle informazioni dettagliate in caso di sinistro”.  

In futuro, si svilupperanno sempre più polizze del tipo “pay-as-you-drive” e “pay-how-you-drive”, già lanciate nel Regno Unito, dove i premi sono calcolati in base all’uso dell’auto e al comportamento di guida.