Da 30 a 50 mld € in più per anno. Questa è la stima di Standard & Poor’s del rincaro del credito bancario europeo per le imprese, una volta che saranno entrate in vigore le norme di Basilea III e Solvency II, ossia, teoricamente nel 2013.

Per quanto riguarda Solvency II, l’agenzia di rating si sofferma sulle esigenze di capitale differenti in funzione degli investimenti di breve termine o di lungo termine degli assicuratori – un’obbligazione a 10 anni necessita ad esempio 3 volte di più di capitale rispetto ad un’obbligazione  a 3 anni – cosa che dovrebbe indurre ad una riduzione dei finanziamenti a lungo termine. E, comportando, parallelamente, un disimpegno degli assicuratori dai mercati azionari e del non quotato Solvency impatterà anche di conseguenza nell’accesso al finanziamento delle imprese.

Le imprese avranno difficoltà a trovare ascolto da parte delle banche, colpite da Basilea 3, secondo S&P, perché questa riforma comporterà un bisogno di capitale maggiore per esse (difficile da soddisfare visto lo stato dei mercati), un bisogno di finanziamento che saranno portate a far pagare ai loro clienti. In breve, la situazione si annuncia per lo meno tesa nei prossimi anni per le aziende.