Luigi Dell’Olio
La riforma forense non piace ai consulenti. Aneis (Associazione Nazionale Esperti Infortunistica Stradale) e Cups (Comitato Unitario dei Patrocinatori Stragiudiziali) stanno chiedendo ai propri associati di inviare un fax alla Commissione Giustizia per protestare contro la normativa che di fatto riserva l’esercizio dell’attività di consulenza e assistenza stragiudiziale solo agli avvocati. Una scelta che, a detta dei promotori, rischia di procurare la perdita del lavoro a migliaia di persone tra i patrocinatori stragiudiziali esperti di infortunistica. “Attualmente sono almeno 10mila gli studi di infortunistica presenti in Italia, tutti a rischio chiusura”, è l’allarme lanciato dal presidente di Aneis, Luigi Cipriano. “La riforma forense va cambiata. e per questo abbiamo studiato un emendamento ad hoc che non snatura la riforma, fortemente voluta dal Consiglio Nazionale Forense, pur salvaguardando il diritto al lavoro di decine di migliaia di professionisti che si troverebbero di punto in bianco a dover cambiare professione”.