di Alessandro Carollo

Welfare in crisi, sfiducia del pubblico verso operatori e investimenti mobiliari, necessità di educazione e pianificazione finanziaria soprattutto verso le nuove generazioni, qualità dell’offerta e della consulenza fornita attualmente, best practice internazionale. Sono solo alcuni dei temi che verranno affrontati nella seconda edizione del Forum internazionale della consulenza ed educazione finanziaria, organizzato da MF-Milano Finanza in collaborazione con Progetica e Uni (Ente nazionale italiano di unificazione), che si terrà a Milano il 17 novembre 2011 al Palazzo delle Stelline e che ha visto l’adesione, tra gli altri, dell’Ocse, del Committee on consumer policy (l’associazione internazionale che comprende 120 associazioni dei consumatori nazionali) e del ministero del Tesoro inglese. Un’occasione di confronto unica, preludio alle iniziative dei protagonisti del settore che nei prossimi mesi sono destinate a mutare il rapporto tra domanda e offerta di consulenza e previdenza anche in Italia e che saranno presentate e discusse nel Workshop che si terrà a Milano il 30 novembre 2011 presso la Sede dell’Uni. Un Workshop per il lancio di azioni concrete di educazione finanziaria e consulenza sociale a supporto del sistema del welfare italiano da parte delle componenti della società che desiderano cooperare per migliorare il benessere e le prospettive future dei cittadini.

Nella seconda edizione del Forum si analizzeranno le ricadute del taglio dei conti pubblici in Italia e in molti altri Paesi Ue, e il ritorno a carico di cittadini e famiglie di parte delle protezioni che un tempo venivano garantite dal sistema pubblico. L’intero sistema di welfare è da ridisegnare, e ciò avviene in un momento in cui fortissimo è il senso di sfiducia da parte dei consumatori negli operatori e intermediari finanziari e negli strumenti in cui investire il risparmio. La risposta alla crisi è l’aumento della qualità degli operatori del mercato e una contemporanea consapevolezza dei cittadini, specie dei più giovani, mediante una educazione finanziaria efficace e non rituale, che sensibilizzi il cittadino sull’importanza della definizione dei propri progetti di vita, e lo aiuti a riconoscere e individuare l’operatore professionale che può aiutarlo da quello che non gli è utile. Educazione e pianificazione sono le due strategie con le quali dare supporto ai cittadini.

In questo senso, l’esempio offerto dal Regno Unito, che sarà illustrato nel Forum (per informazioni: www.mfconference.it), è illuminante: subito dopo aver varato un programma di consulenza finanziaria gratuita di Stato per i cittadini denominato Money Made Clear (il denaro spiegato facile), il governo ha messo in atto un percorso di educazione finanziaria (Consumer financial education body) ed entrambi sono confluiti in un servizio denominato Money advice service che punta a raggiungere 10 milioni di cittadini entro la fine del 2011. I risultati sono molto superiori alle attese: il 39% dei soggetti coinvolti ha preso decisioni per migliorare la propria situazione pensionistica e il 53% ha attuato interventi sulla propria situazione di risparmio e investimento.

In Italia pianificazione finanziaria di qualità ed educazione finanziaria sono stati al centro di norme di qualità elaborate dall’Uni (Ente nazionale italiano di unificazione). Da qui la necessità di ridisegnare i ruoli professionali connessi. «All’estero istituzioni internazionali, associazioni dei consumatori e governi hanno intrapreso azioni e monitorato i risultati. Sono esempi da comprendere, da seguire, con i quali confrontarsi» sostiene Gaetano Megale, presidente di Progetica, «e nel Forum si analizzeranno le possibilità concrete di ripetere le esperienze di successo anche in Italia». (riproduzione riservata)