Il private equity torna a sorridere. Lo testimoniano i dati pubblicati dall’Aifi, l’associazione italiana del private equity e venture capital. Nel primo semestre del 2011, secondo i dati elaborati da Aifi in collaborazione con PwC-Transaction, il mercato italiano del private equity e del venture capital ha registrato 159 nuove operazioni, per un controvalore di 1,524 miliardi di euro, pari ad un incremento del 23% in termini di numero di deal e del 176% in ammontare. Dal punto di vista di raccolta di nuovi capitali, la situazine rimane ancora difficile: nei sei mesi la raccolta indipendente è scesa del 19 per cento. «Il primo semestre del 2011 – ha commentato Giampio Bracchi, presidente dell’Aifi – ha mostrato senza dubbio importanti segnali di ripresa per il mercato italiano del private equity e venture capital. Tale risultato è da attribuire al comparto del mid market, fondamentale per le imprese italiane, spesso non in grado di competere a livello internazionale e con problemi di accesso al credito e di sottocapitalizzazione. Da segnalare, inoltre, il ritorno di alcuni deal di dimensioni significative, mentre continua l’attenzione nei confronti di giovani imprese tecnologiche». Riguardo la distribuzione settoriale, il comparto che ha attratto il maggior numero di investimenti è stato quello dell’energia & utilities (12% del numero complessivo), seguito dai settori del media & entertainment (10%) e dei servizi non finanziari (9%).Continuano a prevalere gli investimenti in piccole e medie imprese. «Il 75% degli investimenti – si legge nello studio – è avvenuto in imprese con meno di 50 milioni di fatturato». Per quanto riguarda i disinvestimenti, il presidente di Aifi ha evidenziato come «i write-off siano tornati a una percentuale fisiologica», ovvero 16 su 75 deal totali.