Circolare senza assicurazione obbligatoria non solo è illegale, ma costa (in Francia) anche circa 80 mln di euro all’anno alla collettività.
Infatti, i danni commessi da una persona non assicurata in caso di incidente sono coperti dal Fonds de garantie des assurances obligatoires de dommages (FGAO). Ed è la comunità degli assicurati a finanziare questo fondo con un contributo dell’1,2% prelevato sui premi auto.
Il FGAO, oggi deficitario, ha reso pubblico un rapporto sulla non assicurazione, richiesto da Bercy lo scorso anno.
«Nessuno si mette al volante di un auto con serbatoio vuoto. Per l’assicurazione, la logica deve essere la stessa», afferma François Werner, direttore generale del FGAO.
Oggi, il Fondo stima tra 370.000 e 740.000 i veicoli non assicurati, ossia tra l’1 % e il 2% del numero di veicoli circolanti in Francia.
Il FGAO distingue le persone che non dovrebbero guidare affatto, senza patente, da quelle che hanno la patente, ma non sono assicurati.
Per questi ultimi, le situazioni sono diverse: alcuni non hanno potuto assicurarsi (mancanza di mezzi, «malussés », ossia in classi di malus o che si sono visti rifiutare la copertura), altri hanno acquistato l’auto e non hanno sottoscritto la copertura assicurativa. Altri ancora hanno un contratto nullo (dove è dichiarato per esempio un falso conducente principale). Qualunque sia la causa, la fascia di età principale + quella dei giovani conducenti e dei conducenti di due ruote.
Nel suo rapporto, François Werner propone di creare un repertorio centrale informatizzato in grado di recensire i contratti di assicurazione dei veicoli per ogni immatricolazione. La proposta era già stata avanzata alla fine degli anni ’90, ma aveva incontrato l’ostacolo della tutela dei dati personali.
Questa volta viene proposto di notificare l’esistenza di un contratto con il nome della compagnia e la data di scadenza. Tale sistema costerebbe circa 3 mln di euro per anno, secondo il FGAO, un ammontare comparabile ad un grosso sinistro con danni corporali.
In Germania invece il problema è stato risolto centralizzando tutte le informazioni presso la motorizzazione. Al momento della richiesta di una nuova targa, o di un passaggio di proprietà di un veicolo, infatti, è obbligatorio presentare la copertura assicurativa (un codice elettronico rilasciato dalla compagnia, una cosiddetta copertura temporanea rilasciata dalla compagnia in attesa della polizza definitiva). Per l’immatricolazione è anche fondamentale indicare un conto corrente, dove verrà addebitato l’importo della tassa sul veicolo. Nel momento in cui l’auto viene venduta o viene sospesa la circolazione, il proprietario porta la targa in motorizzazione, versa qualche euro e dopo un paio di settimane si ritrova rimborsato sul proprio conto corrente la parte di tassa e di assicurazione non consumata, senza dover fare altro. Non può esistere in questo modo evasione fiscale o di obbligo assicurativo e non c’è alcuna necessità di mostrare tagliandi o di effettuare controlli.