Circa 1070 mln di euro di frodi scoperte nel 2009 in UK, secondo i dati dell’ABI pubblicati di recente. In Francia l’Alfa, l’agenzia per la lotta contro la frode all’assicurazione, ha pubblicato cifre che dimostrano una mobilitazione crescente delle compagnie. Secondo lo studio condotto da questa entità creata dalle associazioni delle imprese e delle mutue nel 1989, le frodi recensite nel 2010 nei rami danni erano pari a 146 mln di euro, contro i 120 del 2009. Vi è inoltre anche l’interesse degli istituti di previdenza ad entrare nell’associazione.

Secondo l’Alfa la frode, nelle sue molteplici forme (false dichiarazioni per abbassare il premio, dichiarazioni di circostanze non reali per rientrare nelle garanzie, truffe organizzate, esagerazioni di sinistro) rappresenterebbe ogni anno circa 2,5 mld di euro, ossia il 5% dei premi versati.

Nel ramo auto, l’1% dei sinistri rivela casi di frode. Si tratta soprattutto di casi di falso furto o di terzi non identificati.
In Axa France la mobilitazione si è fatta più forte dal 2003: “La frode ha un costo che si ripercuote sulle tariffe. Consideriamo un obbligo verso i nostri clienti onesti lottare contro la frode, ma anche migliorare continuamente i nostri processi di detenzione”, sottolinea Pierrre-Yves Thiriez, direttore tecnico sinistri. Il progetto necessita di importanti sviluppi informatici, oltre che di azioni di informazioni rivolte ai collaboratori e agli intermediari.

Generali France lotta con più assiduità contro le frodi dal 2009, nel quadro del suo piano triennale di riduzione dei costi. L’obiettivo è di intensificare la scoperta della frode sull’insieme delle filiere. Per farlo sono state create delle cellule di gestione specializzate, degli scoring automatici, uno strumento di pilotaggio dedicato e una rete di inquirenti. Il piano di azione prevede anche una sensibilizzazione dei periti.

L’individuazione della frode fa parte degli impegni dei gruppi di perizia nei rami danni ai beni selezionati nel quadro dell’appalto  lanciato nel 2010 da GIE Karéo, di cui fa parte Generali.

Il ruolo del perito è importante. Nel ramo auto il 60% delle frodi è scoperto dai periti. In questo periodo di crisi economica è particolarmente diffuso il fenomeno di esagerazione delle richieste nei sinistri, sia nei danni da acqua dei privati, che nei sinistri più gravi delle imprese.

Sta crescendo comunque la frode organizzata, con delinquenti professionisti, anche se non raggiunge le dimensioni del Canada, dove rappresenterebbe un business da un mld di dollari.

Per alcune compagnie invece parlare di frode rimane un argomento tabù e metterebbe a rischio la relazione con il cliente. Allo stesso modo l’utilizzo di periti  e di gestione dei sinistri in outsourcing aumenterebbe il rischio frode, ma le economie generate sarebbero superiori al danno secondo gli attori.