Nel I semestre del 2011 il saldo tra entrate (premi) e uscite (pagamenti per riscatti, scadenze, rendite e sinistri) del mercato vita relativo al lavoro diretto italiano è stato positivo e pari a 4 miliardi (19 miliardi nel I semestre del 2010).

Analizzando gli andamenti dei singoli trimestri, si evince che nel II trimestre del 2011 si è osservato un flusso netto negativo per un importo pari a 1 miliardo, in controtendenza rispetto al saldo positivo di 5 miliardi realizzato nei primi tre mesi dell’anno.

Il calo della raccolta netta è attribuibile in larga parte alla contrazione del volume premi: in particolare, i premi contabilizzati sono stati pari a 40,1 miliardi nel I semestre del 2011 (51,8 miliardi nell’analogo periodo dell’anno precedente).

Tale importo è costituito per la maggior parte da premi unici, pari a 31,8 miliardi (43,0 miliardi nel I semestre del 2010). La restante parte è invece composta da premi periodici: nel dettaglio, i premi di prima annualità sono ammontati a 2,8 miliardi, in calo del 12,3% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, mentre i premi di annualità successive, pari a 5,5 miliardi, sono diminuiti dell’1,1%.

Nel I semestre del 2011 le uscite del portafoglio vita italiano sono state pari a 36,1 miliardi, registrando un aumento dell’11,1% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.

La componente prevalente delle uscite è rappresentata dai riscatti e dagli altri rimborsi, pari a 22,6 miliardi, in aumento del 20,1% rispetto al I semestre del 2010; le scadenze e le rendite maturate, comprensive della variazione per somme da pagare, sono state pari a 11,2 miliardi (-4,1% rispetto al 2010), mentre i restanti 2,3 miliardi sono riconducibili agli importi dei sinistri per morte e altri eventi attinenti alla vita umana coperti dalle polizze vita (+15,2% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente).

Flussi di entrate-uscite e riserve: dati cumulati trimestrali (€ mln – da inizio anno)

 

Le riserve tecniche vita alla fine del I semestre ammontavano a 421,1 miliardi (circa 420 alla fine del primo trimestre), il 4,0% in più rispetto al giugno 2010; all’aumento ha contribuito per 12 miliardi il rendimento attribuito agli assicurati.

Al positivo flusso netto del settore vita alla fine del I semestre dell’anno ha contribuito in modo prevalente il ramo I con un valore del flusso pari a 9,9 miliardi, risultato di una raccolta premi pari a 30,6 miliardi e di uscite pari a 20,7, dovute soprattutto ai riscatti. Le riserve, pari a giugno a 283 miliardi, sono aumentate di 25 miliardi rispetto a dodici mesi prima, di cui circa 15 miliardi determinato dal rendimento attribuito agli assicurati.

La raccolta netta cumulata da inizio anno relativa al ramo III è stata invece negativa per quasi 5 miliardi, di cui 3,1 nel solo secondo trimestre; il volume premi, pari a 7 miliardi, non è riuscito a compensare le uscite complessive nel semestre, pari a 12 miliardi.

Infine il ramo V, a fronte di premi per 1,7 miliardi, per lo più unici, e pagamenti per 3,2 miliardi, ha registrato un saldo negativo pari a 1,5 miliardi, in netto peggioramento rispetto al corrispondente saldo degli ultimi due anni.

I flussi relativi ai rami IV e VI sono stati poco significativi.

Flussi di entrate-uscite e riserve: dati cumulati trimestrali (€ mln – da inizio anno)

Fonte: ANIA Trends