Tutte le compagnie europee dotate di rating sono in grado di resistere a un ipotetico default del debito sovrano greco e al conseguente stress su Italia, Irlanda, Portogallo e Spagna, secondo l’agenzia di rating Fitch.

 La preoccupazione maggiore riguarda un disordinato contagio a spirale, ma gran parte degli assicuratori può assorbire immediatamente i rischi di credito, di mercato e di liquidità se il contagio venisse velocemente contenuto.

Se invece il rischio contagio si amplificasse, secondo Fitch sarebbero possibili diffuse azioni negative sui rating.

I portafoglio delle compagnie europee sono concentrate sulle obbligazioni: i portafogli sono composti per il 33,9% da bond societari e per il 26,4% da titoli di Stato.

Per quanto riguarda l’industria assicurativa italiana, ha osservato Federico Faccio, è più solida ora di 2 anni fa e complessivamente si presenta, benché con differenze tra i vari operatori, con una situazione economica e patrimoniale pre-crisi.

“Resta il fatto che il merito di credito di determinati attivi si è ridotto”, osserva Faccio, che nella sua relazione ha sottolineato da un lato il basso potenziale di crescita del Paese ma dall’altro che l’Italia è solvente ed è liquida, grazie anche ai possibili interventi della Bce o dell’Efsf.

“L’andamento industriale delle compagnie sarà condizionato da una crescita economica molto, molto ridotta – spiega Faccio – che metterà sotto pressione l’aumento dei premi e terrà compressi i margini, soprattutto nel vita, dove la volatilità dei mercati rende l’attività più difficile”.

Gli assicuratori italiani possono comunque fronteggiare la volatilità dei mercati grazie la possibilità di mantenere fino a scadenza l’esposizione sul rischio sovrano e per il fatto che gli assicurati partecipano alle perdite. L’aumento del rischio di un default del credito sovrano comporta comunque per le compagnie maggiori probabilità di incorrere in perdite e la necessità di un capitale economico più elevato. Peraltro dopo la recente riduzione del rating dell’Italia ad A+, gli outlook sulle compagnie italiane sono negativi e quindi il loro rating potrebbe venir abbassato nei prossimi 12-24 mesi. La metodologia Fitch ammette che le compagnie possano avere fino a due scalini di rating meno rispetto al rating sovrano. Ora sono Assicurazioni Generali e Coface Assicurazioni, entrambe con AA-, a vantare un rating Fitch di uno scalino superiore a quello della Repubblica Italiana.