Il Cda di Dexia ha approvato il piano di dismissioni che prevede, tra le altre cose, l’ormai nota cessione al governo del Belgio della sua divisione belga per 4 mld euro e, secondo gli analisti, delinea con maggior chiarezza la struttura futura della banca franco-belga. Il consiglio ha dato mandato all’amministratore delegato di avviare il processo di vendita delle divisione operative, tra cui Dexia Asset Management e la turca DenizBank, e di esaminare la possibilità di dismettere anche la partecipazione del 50% detenuta nel capitale della joint venture Rbc Dexia Investor Services. Inoltre, il Cda ha approvato i termini di un “protocollo di negoziazione” con le francesi Caisse des Depots e La Banque Postale in merito alla valorizzazione di Dexia Municipal Agency, braccio finanziario con sede a Parigi specializzato nell’erogazione di prestiti alle amministrazioni pubbliche. Un eventuale accordo vedrebbe Caisse des Depots acquisire il 65% di Dexia Municipal Agency e La Banque Postale un ulteriore 5%. Inoltre i due istituti francesi creerebbero una nuova joint venture paritetica specializzata nell’erogazione di prestiti agli enti locali transalpini rifinanziati tramite Dexia Municipal Agency. Nell’ambito dell’eventuale intesa Dexia potrebbe estendere le garanzie fornite sulle performance e i rischi legali di 10 miliardi di euro di crediti strutturati erogati alle amministrazioni locali francesi e offrire un indennizzo contro perdite in eccesso di 10 punti base su tutti i prestiti in essere. Il governo francese offrirebbe inoltre contro-garanzie sul portafoglio prestiti fino al 70% delle perdite superiori a 500 mln euro. Dexia, che ha espresso l’auspicio di presentare al più preso una bozza d’accordo, ha anche delineato alcune delle conseguenze della nazionalizzazione della sua divisione belga, decisa per risolvere la crisi dell’intero gruppo causata dall’esposizione ai Paesi periferici dell’Eurozona e dagli effetti di lungo termine determinati dagli asset ereditati dal periodo pre-recessione.
Dexia ha dunque precisato che la cessione consentirebbe di ridurre l’attivo di bilancio di 144 mld euro a 374 mld, le attività a rischio di 45 mld a 82 mld e il fabbisogno di finanziamento a breve termine di 16 mld a 80 mld. Inoltre l’esposizione ai titoli di stato di Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna dovrebbe diminuire di 9 mld a 12 mld. Nel caso venisse finalizzato l’accordo relativo a Dexia Municipal Agency, l’attivo di bilancio si ridurrebbe di ulteriori 65 mld e il fabbisogno di liquidità di altri 10 mld. Dexia, che peraltro ha avviato trattative con Qatar National Bank, maggior istituto di credito del Golfo Persico, per cedere la maggioranza di DenizBank, prevede infine di pubblicare i risultati trimestrali nei tempi previsti il 9 novembre prossimo.