Gli obiettivi al 2015 del gruppo Axa potrebbero essere messi in discussione se si prolungherà l’attuale evoluzione dei mercati. Lo ha affermato ieri il numero uno del gruppo Henri De Catries in una nota diffusa prima dell’intervento a Londra alla conferenza organizzata da Bank of America Merrill Lynch. Il gruppo assicurativo francese punta in particolare a una crescita del risultato operativo per azione del 10% medio annuo, a 24 miliardi cumulati di cash flow operativo disponibile dal 2011 al 2015 e a un roe del 15% nel 2015. Tali obiettivi si basano sull’ipotesi di un rendimento annuo del 6% dell’azionario e di un tasso di rendimento medio dei titoli pubblici decennali del 4%. Ma se lo scenario fosse peggiore, la crescita ne risentirebbe e De Castries ha quantificato il fenomeno: nel caso di un ritorno azionario pari a zero nel periodo 2011-2015, dividendi inclusi, la crescita del risultato operativo per azione si ridurrebbe di circa due punti percentuali. E se il rendimento dei bond pubblici a dieci anni fosse del 3%, l’impatto sul risultato operativo per azione sarebbe sempre di circa il 2%. In ogni caso, il gruppo Axa prosegue dritto per la sua strada, fiducioso di poter raggiungere gli obiettivi. Il piano del colosso assicurativo punta in particolare su tre priorità: la prima è la selezione, da attuare in particolare nei mercati maturi. «Stiamo concentrando i nostri sforzi su questi mercati per ottenere margini più alti con un utilizzo minore del capitale che possa rispondere alle esigenze dei nostri clienti», ha sottolineato De Castries. Mentre nei mercati a più alta crescita, dove il gruppo sta già beneficiando dall’andamento positivo di queste piazze, la priorità è l’accelerazione. Per finire, si punta sull’efficienza. «Da attuare ovunque, ma il focus specifico è sui mercati maturi», ha specificato ancora il numero uno di Axa. L’obiettivo è risparmiare 1,5 miliardi di euro entro il 2015.