di Anna Messia

 

 

Le trattative di compravendita, di questi tempi, non sono certo facili. Con i mercati che crollano e gli spread sui titoli di Stato italiani a livelli record valutare asset finanziari come un’assicurazioni che vende polizze Vita è piuttosto complicato. Per questo motivo i negoziati con Hdi per la vendita di Cba, la compagnia del gruppo Banca Sella, sono un po’ rallentati. Ma secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza i due partner stanno trattando in esclusiva da tempo, e i colloqui restano serrati, con l’obiettivo di chiudere l’operazione entro la fine dell’anno. Del resto per Banca Sella, che oggi detiene il 95% di Cba Vita (il 5% è nelle mani di Reale Mutua), la vendita della quota di maggioranza della compagnia (che oggi ha premi per circa 300 milioni) sarebbe un’operazione utile per alleggerire la richiesta di capitale dell’istituto. E anche per Hdi, la compagnia del gruppo tedesco Talanx (terzo assicuratore della Germania) già oggi alleata di Banca Sella nel ramo Danni attraverso la joint venture InChiaro, rilevare la maggioranza di Cba Vita potrebbe consentirle di aumentare la presenza in Italia (nel primo semestre la raccolta premi da lavoro diretto è stata di 264 milioni). Oltre che di realizzare una partnership a tutto tondo con Banca Sella, collocando nei circa 330 sportelli del gruppo sia prodotti Danni sia polizze Vita. Prima dell’estate le trattative sembravano addirittura vicine alla conclusione ma poi a scombussolare le carte ci si sono messi i mercati con la crisi di luglio. E la partita si è riaperta. L’operazione, oltre all’ingresso nell’azionariato, prevede ovviamente anche un accordo di distribuzione a lungo termine che in genere, in queste operazioni, è pari a cinque anni rinnovabili. Dettagli che devono essere definiti in queste settimana, oltre chiaramente al prezzo che dovrà tenere conto non soltanto delle riserve attuali di Cba Vita ma anche delle potenzialità di sviluppo nella distribuzione delle polizze Vita allo sportello. E anche su quest’ultimo fronte, a dire il vero, lo scenario non è poi così chiaro: negli ultimi mesi la distribuzione delle polizze Vita alla sportello ha risentito della crisi di liquidità, con il sistema bancario che ha un po’ trascurato questi prodotti. (riproduzione riservata)