Siamo tornati indietro di quasi un anno: le imprese italiane, strette dalla crisi, hanno ripreso a rallentare i pagamenti. Quasi allo stesso livello dell’autunno 2010, azzerando i progressi dello scorso semestre. A misurare il fenomeno è Atradius, compagnia di assicurazione di crediti commerciali, nel consueto barometro dei pagamenti che ogni sei mesi è pubblicato in 27 Paesi del mondo. E la fotografia scattata all’Italia, già nota per la lentezza delle imprese nell’onorare gli impegni. Le dilazioni di pagamento per esempio arrivano a 55 giorni, in Europa fanno peggio solo la Spagna e la Grecia, rispettivamente a 70 e 71 giorni. Sintomo di un’economia sempre più in difficoltà. Le società italiane intervistate da Atradius (5.400 in tutto il mondo, 208 in Italia) hanno dichiarato di concedere alle imprese clienti dilazioni di pagamento rispetto alla firma della fattura mediamente più lunghe rispetto alla rilevazione di sei mesi fa, 49 giorni in media, e sostanzialmente non molto diverse da quelle emerse dall’indagine condotta nello stesso periodo dello scorso anno, quando il ritardo indicato era stato di 58 giorni. Ma il dato più interessante arriva dai fattori alla base di questa tendenza: il 71% delle imprese italiane intervistate ha dichiarato che la causa principale dei ritardi di pagamento da parte delle imprese clienti sul mercato nazionale è dovuta a insufficiente disponibilità di fondi. Come dire che le aziende più solide stanno finanziando quelle che in questa fase incontrano maggiori difficoltà, magari anche a causa della nuova stretta del credito.

Questa tendenza è segnalata anche dal tempo medio di incasso dei crediti, passato dagli 83 giorni di un anno fa ai 42 giorni di sei mesi fa. Per poi risalire a 63 giorni dell’ultima rilevazione. Il segnale, insomma, che è in atto un nuovo peggioramento. E un andamento simile è stato rilevato anche nei tempi di pagamento della clientela aziendale, che sono passati da una media di 58 giorni di un anno fa fino a risalire agli attuali 52, mentre sei mesi fa erano scesi 46 giorni. L’unico segnale rassicurante arriva dai crediti inesigibili: le imprese italiane hanno dichiarato che circa il 5% dei debiti della clientela business imprese non viene effettivamente onorato. Un dato più basso rispetto a sei mesi fa, quando questa percentuale si attestava intorno al 9%. Insomma, si paga più lentamente, ma almeno per ora, si continua a onorare i debiti. (riproduzione riservata)

Anna Messia