Qualche indiscrezioni circolava già da giorni. E ieri, incalzata da Consob, Fondiaria-Sai ha dovuto vuotare il sacco: «È ragionevole ritenere il mancato raggiungimento del risultato netto di gruppo previsto nel budget 2011 in un ammontare superiore a 50 milioni di euro». L’allarme sull’utile 2011 (profit warning) è stato lanciato a mercato chiuso, cosa che tende a spiegare il balzo del 3,59% del titolo ieri a Piazza Affari. Il tema, in realtà, era già stato sollevato a fine settembre, quando Standard & Poor’s, nel confermare il giudizio BBB- con un outlook in discesa a «negativo», aveva alzato il velo su stime per Fonsai di un «rosso» di 150 milioni. Una bella differenza rispetto al dato positivo per 50 milioni che, almeno fino a ieri, la compagnia che fa capo alla famiglia Ligresti si aspettava. Da qui, probabilmente, la necessità di Consob di avere chiarimenti dai diretti interessati. A far sì che la compagnia non riesca a centrare il target stabilito hanno contribuito svalutazioni superiori delle previsioni, a causa dell’acutizzarsi della crisi economica.
«Con riferimento alla svalutazione di strumenti finanziari classificati quali disponibili per la vendita – spiega la nota della società presieduta da Jonella Liugresti – il budget 2011 recava una previsione di circa 40 milioni, parte dei quali già rendicontati nella prima relazione trimestrale. Infatti il budget 2011 si basava su ragionevoli previsioni di andamento dei mercati finanziari che, alla luce della crisi del debito sovrano e delle conseguenti marcate oscillazioni dei mercati finanziari, risultano disattese. Le rettifiche di valore rilevate su tali strumenti finanziari alla data del 30 settembre 2011 ammontano infatti a circa 250 milioni a livello consolidato». Il profit warning di Fonsai si trasmette anche alla controllata Milano Assicurazioni. «Per le stesse motivazioni sopra esposte – aggiunge la nota – si ritiene ragionevole ritenere il mancato raggiungimento anche da parte di Milano Assicurazioni del risultato netto di gruppo previsto nel budget 2011 di quest’ultima in un ammontare pari a circa 50 milioni. Sempre con riguardo a Milano Assicurazioni – aggiunge il comunicato – si precisa inoltre che le rettifiche di valore rilevate alla data del 30 settembre 2011 su strumenti finanziari disponibili per la vendita ammontano a circa 160, di cui 25milioni circa imputabili alle azioni della controllante Fondiaria-Sai in portafoglio, rispetto a una previsione di budget di circa 17 milioni». Soltanto a luglio, sia Fonsai sia Milano Assicurazioni avevano chiuso con adesioni intorno al 99% due operazioni di aumento di capitale rispettivamente da 450 e da 350 milioni. Ricapitalizzazione che, si pensava, sarebbe servita a riportare il margine di solvibilità di Fonsai (che a fine anno era sceso sotto il livello di guardia) a una percentuale appena sotto il 130 per cento. Tuttavia, anche questa ipotesi non sembra essere più realistica. «Il margine di solvibilità – spiega ancora la nota di Fonsai di ieri – è oggetto di costante monitoraggio e gli sforzi della compagnia e del gruppo sono comunque finalizzati al raggiungimento dell’obiettivo del 120% alla fine dell’esercizio». Il dato, alla fine del terzo trimestre del 2011, «è stimato in circa il 115 per cento». Tuttavia, per avere informazioni più dettagliate bisognerà attendere il 30 settembre, quando la compagnia riunirà il cda per l’approvazione dei conti.