Nel 2012, il 70% delle famiglie avrà difficoltà a risparmiare.
Dall’indagine ‘Gli italiani e il risparmio’, realizzata da Acri e Ipsos emerge che, nel prossimo anno, sono: il 19% le famiglie che “galleggiano” – hanno speso tutto senza fare ricorso a risparmi/debiti e pensano che lo stesso avverrà nel prossimo anno, oppure hanno fatto ricorso a risparmi/debiti, ma pensano di risparmiare di più nei prossimi 12 mesi (4 punti percentuali in meno rispetto al 2010); il 14% quelle “col risparmio in discesa” – sono riuscite a risparmiare, ma risparmieranno meno nei prossimi 12 mesi (in crescita di 4 punti percentuali rispetto al 2010); il 14% quelle “in crisi moderata” di risparmio – hanno consumato tutto il reddito e nei prossimi 12 mesi pensano di risparmiare meno (in aumento di 3 punti percentuali sul 2010); il 23% quelle famiglie “in crisi grave” di risparmio – hanno fatto ricorso a risparmi accumulati e a debiti (famiglie in “saldo negativo”) e pensano che la situazione del prossimo anno sarà identica o si aggraverà (2 punti percentuali in più rispetto al 2010 e ai livelli del 2007).
Nel 2012, le famiglie con trend di risparmio positivo – hanno risparmiato nell’ultimo anno e lo faranno di più o nella stessa misura anche nei prossimi dodici mesi: sono il 18% (-5% rispetto al 2010 e al 2009, quando il dato era 23%), mentre quelle con risparmio in risalita – hanno speso tutto senza fare ricorso a risparmi/debiti, ma nei prossimi dodici mesi pensano di risparmiare di più: sono il 4% (5% nel 2010).
Nel 2011 sale il numero di famiglie che si trova in “saldo negativo” di risparmio (il 29% rispetto al 26% del 2010): sono coloro che necessitano di più risorse di quelle che guadagnano e che per “tirare avanti” hanno dovuto decumulare i risparmi passati (22%) o sono dovuti ricorrere a prestiti (7%). Le famiglie in saldo negativo sono soprattutto al Sud, dove nel 2011 raggiungono il 40% (erano il 34% nel 2010).