Secondo un nuovo rapporto del World Economic Forum, elaborato in collaborazione con il Boston Consulting Group (BCG), senza un’azione di adattamento, gli impatti sulla salute causati dai cambiamenti climatici potrebbero erodere la redditività degli assicuratori e aumentare i costi di copertura per i consumatori in tutti i mercati.
Il nuovo rapporto, che ha valutato gli impatti sulla salute causati dal climate change in quattro dei settori più colpiti (alimentazione e agricoltura, ambiente urbano, salute e assistenza sanitaria e assicurazioni), ha rilevato che nei prossimi 25 anni tali impatti potrebbero causare una perdita di produzione pari a oltre 1,5 trilioni di dollari a causa di alcune malattie legate al clima.
“Stiamo entrando in un’era in cui la tutela della salute dei lavoratori si sta rivelando essenziale per la continuità aziendale e la resilienza a lungo termine. Ogni anno che ritardiamo l’integrazione della resilienza nelle decisioni aziendali, i rischi per la salute umana e la produttività aumentano e i costi di adattamento crescono”, ha commentato Eric White, responsabile della resilienza climatica presso il World Economic Forum.
Il rapporto ha sottolineato che il settore assicurativo, che rappresenta oltre il 7% del PIL globale, svolge un ruolo fondamentale nella protezione delle persone dall’impatto economico della cattiva salute e dalle conseguenti difficoltà finanziarie attraverso la copertura sanitaria, le polizze vita e contro gli infortuni.
Tuttavia, i cambiamenti climatici minacciano di erodere la redditività: secondo le previsioni potrebbero causare un aumento della mortalità dello 0,75% all’anno entro il 2050 in uno scenario di riscaldamento moderato.
Il World Economic Forum e BCG hanno suggerito che, con l’aumento dei rischi climatici e sanitari, gli assicuratori si trovano ad affrontare un aumento delle richieste di risarcimento per spese mediche, polizze vita e infortuni, mettendo a dura prova il capitale e spingendo al rialzo i premi.
Gli assicuratori hanno però anche un’opportunità e una responsabilità uniche per rafforzare la resilienza, “sviluppando prodotti innovativi, acquisendo competenze in materia di clima e contribuendo a prevenire le malattie legate al clima, possono proteggere sia le comunità che i profitti”, afferma il rapporto. In quanto promotori della resilienza, gli assicuratori svolgono anche un ruolo importante nell’incentivare altri settori a ridurre i propri rischi.
La sfida ora è quella di scalare soluzioni collaudate abbastanza rapidamente da stare al passo con il cambiamento climatico, mitigarne l’impatto sulla forza lavoro e investire nell’innovazione che definirà la prossima generazione di servizi e prodotti di resilienza, conclude il report.