Secondo l’ultimo rapporto annuale della divisione Extreme Event Solutions di Verisk, il valore medio annuo delle perdite property assicurate a livello globale causate da catastrofi naturali è aumentato a 152 miliardi di dollari. Ciò significa che il settore assicurativo dovrebbe ora prepararsi a perdite annuali totali assicurate da cat nat che superano di gran lunga tale importo.
Il rapporto ha evidenziato un aumento di 32 miliardi di dollari della perdita assicurata annua media da cat nat modellizzata a livello globale (AAL) per il 2024. Negli ultimi cinque anni, le perdite assicurate sono state in media di 132 miliardi di dollari all’anno, in aumento rispetto ai 104 miliardi di dollari del quinquennio precedente.
Di questi 152 miliardi di dollari modellizzati di AAL, i pericoli ricorrenti – tra cui forti temporali, tempeste invernali, incendi boschivi e inondazioni interne – rappresentano ora quasi i due terzi (98 miliardi di dollari) della cifra totale, con un aumento del 12% rispetto al 2024. Ciò segna un cambiamento rispetto a un panorama di rischio storicamente dominato da singoli eventi di grande portata, come cicloni tropicali o terremoti.
Rob Newbold, Presidente di Verisk Extreme Event Solutions, ha dichiarato: “Le perdite modellizzate di quest’anno riflettono un cambiamento fondamentale nel panorama dei rischi. I pericoli frequenti stanno causando perdite sostenute e di forte impatto in tutte le aree geografiche e gli assicuratori devono evolvere le loro strategie per affrontare questa sfida. Le perdite causate dalle catastrofi naturali non sono più anomalie statistiche, ma sono diventate la nuova normalità”.
Il rapporto ha anche rilevato una crescita accelerata dell’esposizione, con un aumento medio annuo del 7% dell’esposizione property globale nei paesi modellizzati da Verisk dal 2020 al 2024, trainata dall’inflazione e dalla continua costruzione in aree ad alto rischio. Inoltre, più della metà della popolazione mondiale vive oggi in aree urbane altamente esposte ai rischi naturali. Verisk stima che gli effetti climatici a lungo termine rappresentino circa l’1% degli aumenti annuali dell’AAL.
Il rapporto ha rivelato che le perdite assicurate a livello globale rappresentano oggi oltre il 38% delle perdite economiche globali, al netto dell’inflazione, corrispondenti a un AAL economico di oltre 395 miliardi di dollari.
Le disparità regionali in materia di gap di protezione rimangono significative. In Asia e America Latina, le perdite assicurate coprono solo il 12% e il 32% delle perdite economiche, rispettivamente, a causa dei bassi tassi di sottoscrizione di polizze assicurative, nonostante l’aumento dell’esposizione e dell’urbanizzazione.
Al contrario, circa il 48% delle perdite economiche del Nord America è assicurato, riflettendo l’elevata penetrazione assicurativa; tuttavia, il rischio di incendi boschivi continua ad aumentare. Gli incendi di Palisades ed Eaton del 2025 hanno causato perdite economiche fino a 65 miliardi di dollari, il 60-70% delle quali era assicurato.
L’Europa e l’Oceania avevano quote assicurate rispettivamente del 39% e del 48%, con una crescita dell’esposizione determinata dall’inflazione e dall’espansione urbana, con tassi di crescita annuali superiori all’8% in alcune regioni.