Con la continua espansione del mercato globale delle assicurazioni danni (P&C), Swiss Re ha sottolineato che solide soluzioni di riassicurazione e di gestione alternativa del rischio stanno ampliando ulteriormente la capacità e contribuendo a mantenere la copertura accessibile e conveniente, aspetto importante in un panorama di rischio sempre più incerto.

Nel primo giorno del 67° Rendez-Vous de Septembre a Monte Carlo, lo Swiss Re Institute, parte del riassicuratore globale, ha pubblicato il suo ultimo rapporto sigma, che esplora la crescita del settore assicurativo internazionale P&C.

Il rapporto rileva che negli ultimi due decenni il settore assicurativo P&C globale ha raddoppiato le proprie dimensioni raggiungendo i 2,4 trilioni di dollari, con innovazioni che in questo periodo hanno portato a un accesso più ampio alla copertura tramite soluzioni tradizionali e alternative.

Swiss Re prevede che nei prossimi dieci anni i premi globali del ramo danni cresceranno sostanzialmente in linea con il PIL, con un raddoppio dei premi totali entro il 2040, trainato dall’aumento dei danni causati da catastrofi naturali e dall’accumulo di attività, nonché dalle pressioni inflazionistiche economiche e dai contenziosi legali, spiega il rapporto.

La rapida espansione del mercato P&C non riguarda solo le dimensioni, ma anche una maggiore capacità e resilienza. Gli assicuratori sono diventati più efficienti nella determinazione dei prezzi, nella gestione e nella trasformazione del rischio, sostenendo la capacità anche in periodi di maggiore incertezza. Allo stesso tempo, gli assicuratori stanno trasferendo una quota maggiore del rischio ai riassicuratori. Si tratta di un riconoscimento della domanda di trasferimento del rischio e di una tendenza destinata a continuare, dato il panorama dei rischi. Un pilastro fondamentale affinché i riassicuratori possano svolgere il loro ruolo indispensabile di ammortizzatori è una solida base patrimoniale”, ha affermato Jérôme Jean Haegeli, Global Chief Economist di Swiss Re, aggiungendo che “Soluzioni di riassicurazione solide e alternative di gestione del rischio stanno ampliando ulteriormente la capacità e contribuendo a mantenere la protezione accessibile e conveniente in un mondo sempre più incerto“.

Negli ultimi 20 anni, il mercato ha accolto un numero crescente di operatori più piccoli e specializzati che, insieme a forti riassicuratori e soluzioni alternative come i pool di rischio e le captive, come sottolineato da Swiss Re, contribuiscono a promuovere l’efficienza e a migliorare la capacità, l’accessibilità economica e l’assicurabilità dei rischi più difficili da coprire.

Il rapporto sottolinea anche il ruolo sempre più importante svolto dai broker e dalle MGA nella sottoscrizione e nella distribuzione, affermando che per sbloccare l’efficienza è necessaria una continua disaggregazione della catena del valore del settore assicurativo.

La crescita del mercato assicurativo P&C testimonia la sua capacità di navigare in un panorama di rischi complesso. In prospettiva, l’adozione dell’intelligenza artificiale nella sottoscrizione potrebbe orientare il settore verso assicuratori globali ricchi di dati piuttosto che verso specialisti più agili. Questo cambiamento è accompagnato da una tendenza strutturale a trasferire una maggiore quantità di rischio ai riassicuratori, che rimangono un pilastro di stabilità e un fattore di trasformazione”, ha affermato Gianfranco Lot, Chief Underwriting Officer P&C Reinsurance di Swiss Re.

Mentre l’assicurazione danni primaria ha registrato una crescita solida del 4,2% nell’ultimo decennio, Swiss Re rileva che i premi di riassicurazione sono cresciuti a un tasso di crescita annuale composto (CAGR) di circa il 7% nello stesso periodo. “Questa architettura stratificata di trasferimento del rischio – dagli originatori a basso impiego di capitale ai riassicuratori fino alla retrocessione sostenuta da capitali alternativi – ha migliorato l’efficienza del capitale e la resilienza del mercato, ma ha anche introdotto nuove dipendenze dai mercati dei capitali e dal sentiment degli investitori“, spiega il rapporto.

Affinché il modello disaggregato funzioni, Swiss Re sottolinea l’importanza della modellizzazione del rischio in aree di rischio quali catastrofi naturali, auto, responsabilità civile e cyber, sottolineando come i progressi in questi settori facilitino la valutazione, il confezionamento e il trasferimento all’ingrosso del rischio dagli originatori a basso capitale agli assicuratori e riassicuratori full-stack.

Se la recente crescita degli operatori minori si rivelerà un cambiamento duraturo o un effetto ciclico dei mercati difficili dipenderà dalle condizioni dei prezzi, dall’appetito dei grossisti e dalla tolleranza normativa nei confronti dei modelli a basso impiego di capitale.

Per quanto riguarda la ripartizione tra la crescita dei mercati maturi e quella dei mercati emergenti, i premi P&C sia linea persona che commerciale nei mercati avanzati sono quasi raddoppiati nei due decenni fino al 2024, con il settore property che ha superato tutte le altre sottocategorie, poiché l’esposizione è cresciuta molto più rapidamente del PIL.

Nei mercati emergenti, Swiss Re prevede che la ripartizione globale tra linee commerciali (46%) e personali (54%) rimarrà invariata. Attualmente, i mercati emergenti rappresentano il 20% dei premi P&C mondiali, dato invariato dal 2014. Tuttavia, Swiss Re ritiene che la quota dei mercati emergenti possa aumentare grazie al miglioramento delle capacità tecniche.