Nonostante il panorama delle minacce informatiche continui ad essere in rapida evoluzione, Swiss Re ritiene che i tassi di assicurazione cyber siano peggiorati per il terzo anno consecutivo, portando a una revisione al ribasso delle stime di crescita dal 6% al 5% del tasso di crescita annuale composto (CAGR) a partire dal 2023. Tra il 2017 e il 2022, i premi assicurativi globali contro i rischi informatici sono cresciuti a tassi a due cifre, ma dal 2023 la crescita ha subito un forte rallentamento, attestandosi su valori a una cifra.

Fabian Willi, responsabile dei clienti chiave nel settore cyber presso Swiss Re, ritiene che  “il deterioramento dei tassi per il terzo anno consecutivo sta neutralizzando la crescita organica dell’esposizione che il mercato ha faticosamente costruito. Per rimanere sostenibile, il mercato ha bisogno di stabilità dei prezzi e di espandersi o entrare in nuovi segmenti di clientela”.

Swiss Re attribuisce il deterioramento dei tassi all’aumento della concorrenza, con l’offerta di assicurazioni contro i rischi informatici che continua a superare la domanda. Questo contesto competitivo ha portato a ulteriori concessioni sui premi, sui limiti, sulla copertura e sui controlli di sicurezza informatica. Tuttavia, il settore cyber rimane una linea di business interessante e il riassicuratore elvetico prevede che i premi annuali raggiungeranno i 15,6 miliardi di dollari nel 2025 e i 16,4 miliardi di dollari nel 2026.

Il Nord America continua a dominare il mercato, rappresentando il 66% della quota di premi (~10,28 miliardi di dollari), seguito dall’Europa con il 21%. L’APAC si colloca al terzo posto con il 10%, mentre l’America Latina e il Medio Oriente e Africa rimangono relativamente modesti con il 2% ciascuno.

Il panorama delle minacce informatiche e l’andamento delle perdite continuano ad evolversi rapidamente. Le preoccupazioni relative agli eventi di perdita sistemica e all’aumento delle controversie legali in materia di privacy richiedono cautela quando si tratta di riduzioni dei premi su base annua. Il mercato deve stabilizzarsi a un livello sostenibile per assorbire gli eventi estremi e salvaguardare la redditività a lungo termine di questa copertura fondamentale.

Allo stesso tempo, l’espansione in segmenti di clientela nuovi o poco serviti potrebbe contribuire a compensare il rallentamento della crescita organica. Il principale di questi è il segmento delle piccole e medie imprese (PMI), che Dani Tobler, responsabile della riassicurazione cyber presso Swiss Re, descrive come “la più grande porta aperta del cyber”. Le PMI rappresentano il 90% delle aziende in tutto il mondo, ma contribuiscono solo per circa il 30% dei premi cyber (4,7 miliardi di dollari), il che rappresenta un significativo divario nella protezione cyber delle PMI.

Swiss Re ha evidenziato cinque fattori fondamentali di crescita che potrebbero contribuire a colmare il divario di protezione informatica delle PMI: formazione, progettazione dei prodotti, determinazione dei prezzi, valutazione dei rischi e sottoscrizione, nonché distribuzione.

Con il colmare del divario di protezione delle PMI, Swiss Re prevede che il ruolo della riassicurazione nel sostenere il mercato informatico diventerà sempre più importante. Una maggiore penetrazione delle PMI aumenta il rischio di accumulo, rendendo la riassicurazione fondamentale per consentire la gestione della capacità e una crescita basata sui dati.