Il registro francese degli intermediari di assicurazione, Orias, ha presentato la sua relazione annuale 2024, da cui emerge una stabilità complessiva: 69.970 intermediari registrati (+1%) con tendenze contrastanti. I collaboratori registrano un nuovo aumento, i broker confermano la loro stabilità, mentre gli agenti generali mantengono volumi costanti nonostante la creazione di una nuova rete.
La categoria dei collaboratori di intermediari assicurativi (MIA) conta 29.710 iscrizioni alla fine del 2024, con un aumento del 2,5%. Dopo la battuta d’arresto del 2023, la crescita riprende, anche se rimane modesta rispetto agli anni 2017-2021, quando gli aumenti raggiungevano quasi il +10% all’anno. “Si tratta della categoria più numerosa ma anche della più volatile: l’attività di molti MIA è accessoria e rimane soggetta ai cicli economici e alla regolamentazione”, ha sottolineato Jérôme Speroni, segretario generale dell’Orias.
I broker totalizzano 26.953 iscrizioni (+0,9%). L’Orias rileva una tendenza alla stabilità nonostante le fusioni e le aggregazioni ancora in corso. “Non disponiamo di dati più precisi sul futuro dei broker, ma la tendenza è chiara: la crescita è ormai alle nostre spalle, siamo in una fase di equilibrio”, ha affermato Vincent Besneux, presidente dell’Orias.
Gli agenti generali rimangono pressoché invariati: 11.882 iscrizioni (+0,3%). L’unico fatto degno di nota è la creazione di una nuova rete di agenti generali da parte di Malakoff Humanis alla fine del 2024. “È un evento abbastanza raro da essere sottolineato, ma non modifica i volumi complessivi”, ha precisato Jérôme Speroni.
Infinte i “Mandataire d’assurance” (un intermediario che agisce su mandato diretto della compagnia, ma non interviene nella gestione sinistri ecc.) registrano un aumento del 19,1%, raggiungendo quota 3.233 iscrizioni. Si tratta però di un aumento ingannevole, dovuto al trasferimento di circa 600 intermediari dopo la fusione tra Galian e SMA BTP. «Questo dato va interpretato come un trasferimento da una categoria all’altra, non come una creazione netta», ha sottolineato Jérôme Speroni.