L’INVIATO SPECIALE

Autore: Ugo Ottavian
ASSINEWS 378 – Ottobre 2025

Dal pascolo alla stalla, dal trasporto alla fuga: come tutelare il patrimonio animale e il rischio del proprietario

Un caso emblematico: lasfissia negli allevamenti avicoli
Per gli allevatori avicoli, specie nei frangenti più delicati come quelli del carico del novellame, le giornate a più alta temperatura o gli imprevisti dell’allevamento come la mancata erogazione dell’acqua o la rottura degli impianti di aerazione o refrigerazione, è importante poter avere adeguate coperture assicurative per l’efficienza delle strutture aziendali e per la garanzia sul capitale, costituito dagli animali allevati.

Un evento sottovalutato, ma devastante, come l’asfissia da guasto impianti di ventilazione può infatti causare la morte simultanea di migliaia di capi in pochi minuti.

I dati tecnici del sinistro:
in un impianto avicolo intensivo, circa 30.000 polli sono morti a causa del malfunzionamento delle apparecchiature di aerazione
la perdita per l’evento dannoso supera per l’allevatore i 100.000 €
il tempo di sopravvivenza senza ventilazione è inferiore ai 20 minuti
le cause del danno? Sono stati accertati il guasto meccanico ed un blackout elettrico

Cos’è l’asfissia del bestiame?
L’asfissia è la morte degli animali per insufficienza respiratoria, causata da:
mancanza di ventilazione (guasto impianti)
fumo da incendio, fulmine, esplosione
guasti agli impianti di climatizzazione o riscaldamento

Definizione contrattuale
Le polizze distinguono tra:
asfissia da guasto impianti: coperta solo se causata da eventi garantiti (es. incendio) o da rottura degli impianti di ventilazione forzata
asfissia da fumo: sempre indennizzabile se conseguente a evento coperto (es. incendio)

Quali le soluzioni assicurative per il salvataggio della situazione?
garanzia “guasto impianti” con indennizzo per danni diretti
estensione “interruzione attività” per mancata produzione
clausola “primo rischio assoluto” per evitare sottoassicurazione

Perché proporre queste coperture
Il comparto degli animali allevati prevede la possibilità di accedere ad una vasta tipologia di coperture. Queste possono essere anche estese alle malattie ovvero agli infortuni dei capi allevati, prevedere o meno il risarcimento anche in caso di rottura degli impianti o l’errore umano, e sollevare o meno l’assicurato dalle responsabilità civili dell’allevamento.

Si tratta per questi motivi di un comparto molto delicato, la cui copertura può essere classificata dalla società di assicurazione come non gradita.

Necessario quindi per il consulente, concertare sempre il rischio con i servizi tecnici delle D.G delle compagnie. Il comparto in sé però è importante ed è per questo che vi può anche risiedere, vedendo i numeri del settore, un utile approccio.

Il settore avicolo italiano è tra i più dinamici in Europa:
oltre 5.000 allevamenti professionali
produzione annua: 13 miliardi di uova, 600 milioni di polli
crescita media annua: +3,2%
esportazioni in aumento: +7% nel 2024

Garanzie assicurative: cosa coprono
Garanzie principali:
morte per infortunio o malattia comune (apparati digerente, respiratorio, circolatorio, riproduttivo)
abbattimento forzoso per epizoozie (ordinanza sanitaria)
invalidità permanente (apparati mammario, locomotorio, riproduttivo)
aborto non infettivo o morte del nascituro
fermo stalla per malattie epizootiche
smaltimento carcasse (rimozione e distruzione)
eventi durante fiere, mostre, alpeggio

Malattie coperte:
influenza aviaria
malattia di Newcastle
salmonella
tubercolosi
brucellosi
leucosi bovina enzootica
afta epizootica
peste suina
malattia vescicolare suina
malattia di Aujeszky

Esclusioni e limiti
Esclusioni comuni
malattie non dichiarate o non certificate
danni inferiori alla soglia minima (es. <20% del capitale assicurato)
asfissia non causata da eventi garantiti
animali non registrati o fuori dal perimetro assicurato

Limiti sulle garanzie
periodo di carenza: da 30 a 120 giorni in base al rischio epidemiologico della zona
franchigie: es. €250 per guasti impianti, €100 per lesioni indirette
scoperti: es. 10% con minimo €250 per asfissia

Limiti sul capitale assicurato
varia in base alla specie, età, valore commerciale
possibilità di primo rischio assoluto per evitare sottoassicurazione
alcune polizze agevolate prevedono contributi fino al 70% del premio

Il contesto normativo: cosa dice la legge
La responsabilità civile del proprietario di animali è disciplinata dall’art. 2052 del codice civile, che stabilisce: “Il proprietario di un animale o chi se ne serve per il tempo in cui lo ha in uso, è responsabile dei danni cagionati dall’animale, sia che fosse sotto la sua custodia, sia che fosse smarrito o fuggito, salvo che provi il caso fortuito”.

Principali ambiti di rischio:
Fuga o smarrimento: danni a terzi o cose
Trasporto: incidenti stradali o lesioni
Pascolo: danni a colture o proprietà altrui
Custodia: responsabilità del personale addetto
Eventi accidentali: incendi, asfissia, contaminazioni

Le coperture assicurative: cosa offrire
RC proprietario di animali:
estensione per animali da reddito e da compagnia
inclusione di danni a terzi e danni ambientali
opzioni per colpa grave e responsabilità del custode

RC aziende zootecniche:
specifica per allevamenti avicoli, bovini, suini
copertura per eventi atmosferici, guasti impianti, malfunzionamenti
inclusione di mortalità animale e interruzione attività

Danni diretti agli animali: polizze multirischio con garanzie per:
incendio
asfissia da guasto impianti di ventilazione
contaminazione da agenti chimici o biologici
eventi naturali (es. alluvioni, grandinate)


© Riproduzione riservata