Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

Nella bozza di decreto interministriale che dovrà dare attuazione alle norme del governo che
introducono l’obbligo per tutte le imprese di assicurarsi contro le catastrofi naturali c’è anche
una norma che tutela il settore assicurativo dall’assumere rischi eccessivi, evitando allo
stesso tempo di incorrere in sanzioni salate. Uno strumento utile soprattutto per le assicurazioni più piccole, o che sono geograficamente concentrate in alcune regioni italiane.
La norma è contenuta nell’arti colo 5 della bozza di decreto dove si chiarisce che le assicurazioni, con cadenza annuale, dovranno fissare la propria propensione al rischio, «in coerenza con la loro solvibiltà globale, fissando i relativi rischi di tolleranza al rischio». Supera to quel limite potranno quindi rifiutarsi di offrire nuove polizze, senza ricevere multe.

Stop alla condanna dell’imprenditore committente dei lavori dopo l’incidente mortale nel cantiere. E ciò perché il rischio che ha dato origine al sinistro era previsto nel documento di valutazione rischi (Dor) e nel piano operativo della sicurezza (Pos), realizzati dall’appaltatore. È vero, cambia molto se a commissionare l’opera è un privato, in quanto tale committente non professionale, oppure un imprenditore, che tuttavia può non essere esperto del settore cui afferiscono i lavori. E comunque serve un bilanciamento delle responsabilità: quanto più le figure che dare esecuzione al ciclo produttivo sono competenti e istruite sulle cautele da rispettare, tanto meno possono estendersi i confini di riproverabilità di chi è in posizione di garanzia. Così la Corte di cassazione penale, sez. quarta, nella 33705 del 05/09/2024.
A metà 2024 il patrimonio italiano del risparmio gestito ammontava a 2.374 miliardi di euro, sostenuto da un effetto performance positivo dello 0,3% nel secondo trimestre, mentre il dato di raccolta è negativo per 7,05 miliardi. Sommando -4,099 dei primi tre mesi, il saldo a fine giugno era negativo per 11,146 miliardi. Assogestioni ha spiegato che sul bilancio finale hanno pesato soprattutto le gestioni di portafoglio, con un dato di raccolta pari a -5,25 miliardi. Nella categoria a maggiore partecipazione retail, quella dei fondi aperti, tra aprile e giugno il saldo di raccolta netta è stato negativo per 3,41 miliardi di euro, mentre il patrimonio ammontava a 1.215 miliardi dai 1.201 mld di marzo.
Controlli mirati sui contanti in entrata e in uscita dall’Unione europea attraverso l’ utilizzabilità dei dati raccolti ai fini fiscali, grazie a un controllo incrociato con l’Agenzia delle entrate, un sistema di analisi dei rischi che valuta la pericolosità di ogni movimentazione, lo scambio dei dati e delle informazioni con gli altri Stati membri e la possibilità di allertare l’Agenzia delle entrate, anche la Commissione UE, la Procura europea ed Europol, che potranno avviare accertamenti fiscali e penali. Sono queste le principali novità previste dallo schema di decreto legislativo, approvato in via preliminare dal Consiglio dei ministri il 4/09/2024, relativo ai controlli sulla valuta.
