Uno scandalo di frode negli Stati Uniti punta i riflettori sui possibili punti critici di questa forma di assicurazione
Leandro Giacobbi
Le polizze parametriche rappresentano un’importante novità nel settore assicurativo mondiale. Il dibattito sul loro sviluppo è molto acceso e la stessa IVASS, nel maggio 2024, si è fatta promotrice di un’iniziativa intitolata “Le polizze parametriche tra mercato, tecnologia e diritto” disponibile sul sito ivass.it.
La loro peculiarità è che la Compagnia paga automaticamente se viene raggiunto un certo valore indice che può essere calcolato scientificamente. L’evento viene denominato “trigger” e l’ente destinato a calcolare scientificamente le conseguenze dell’evento “oracolo”, che deve avere un ruolo di assoluta imparzialità.
I principali vantaggi sottolineati sono la flessibilità e la semplicità dell’applicazione. In caso di sinistro, non è necessario valutare in che misura si sia verificato un evento assicurato. Invece, la prestazione assicurativa è dovuta se viene superato o non raggiunto un determinato valore indice (trigger), senza bisogno di ulteriori prove. I costi di liquidazione dei sinistri sono quindi particolarmente bassi.
Questo nuovo scenario assicurativo trova un naturale ambito di applicazione per le garanzie assicurative connesse agli eventi atmosferici del settore agricolo. Determinate quantità di pioggia o grandine o gelo o altri eventi meteorologici, facilmente misurabili, possono essere definiti come fattori/trigger scatenanti per attivare una prestazione assicurativa.
L’esperienza su tali coperture ha un ruolo importante negli Stati Uniti, insieme agli aiuti statali a sostegno dell’agricoltura, se si pensa che negli USA nel solo anno 2022 sono stati pagati 1,65 miliardi di dollari agli agricoltori per la siccità.
Pertanto, le polizze parametriche assumono una soluzione rilevante negli USA per il problema della siccità, riconoscendo agli agricoltori un indennizzo automaticamente se in una certa area e in un certo intervallo di tempo cade meno dell’80% della pioggia media, fenomeno valutato su un lungo periodo.
Il Colorado Sun, che è un’agenzia di stampa senza scopo di lucro, pluripremiata e fondata da giornalisti con sede a Denver, ha messo in luce un’incredibile frode assicurativa in Colorado e nel Kansas. Nel 2016/2017 era stato notato che le stazioni meteorologiche di tutto il Paese avevano segnalato precipitazioni insolitamente scarse, anche se le condizioni meteorologiche erano previste favorevoli. Occorre precisare che le stazioni meteorologiche sono dotate di “secchi basculanti” riscaldati che si riempiono di pioggia o neve e si inclinano quando viene raggiunta una certa quantità, generando impulsi elettrici e inviando messaggi al Servizio Meteorologico Nazionale. Ciò che lasciava perplessi i tecnici è che in molti giorni con precipitazioni, quei secchi non si rovesciavano. Nessun secchio che si rovesciava indicava, pertanto, una grave siccità primaverile e, quindi, scattavano gli indennizzi assicurativi delle polizze parametriche.
Cercando di capire cosa stesse accadendo, i tecnici delle autorità meteorologiche hanno scoperto che erano state effettuate manipolazioni su larga scala, come il taglio dei fili del segnale. Sono stati notati anche altre manipolazioni, come buchi nei misuratori, otturazioni di silicone o altro.
Le indagini, che si sono concluse nel 2023 con le prime condanne, sono state condotte dagli investigatori delle Compagnie che hanno contattato il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti. L’analisi ha rivelato una perdita di milioni di dollari nelle liquidazioni erogate dalle Compagnie assicurative per presunte siccità, dovuta alla manipolazione dolosa delle centraline meteorologiche.
Si tratta di un campanello di allarme importante che induce ad una prima riflessione sulla crescita europea di queste coperture assicurative. Il dibattito attualmente è, infatti, molto concentrato sullo sviluppo ed il controllo degli algoritmi, sull’imparzialità e la professionalità dei cosiddetti “oracoli”, ma viste le esperienze statunitensi si rendono anche indispensabili delle valutazioni strutturate sul controllo delle centraline di lettura degli eventi e sulle loro eventuali manipolazioni.
Il problema è che questo andrà ad impattare sui “costi fissi” del prodotto che, a loro volta, avranno una conseguenza sul premio pagato dal cliente finale e se il costo della polizza parametrica non sarà più “interessante”, sarà difficile trovare in essa un sostituto adeguato per il rimpiazzo delle polizze “tradizionali”.
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