Di Francesco Sottile

Mancano ormai pochi giorni all’incontro fissato per il 26 settembre da Ivass con le associazioni dei consumatori al fine adi aggiornarli in merito alla situazione Eurovita. Sono infatti circa 400 mila gli assicurati che attendono risposte, a partire dal sapere quale Compagnia, fra quelle coinvolte nell’operazione, sarà la nuova intestataria della propria polizza sottoscritta originariamente con Eurovita.

Se il piano base è già stato definito – con la divisone dell’azienda in cinque rami che verrebbero poi rilevati da Intesa Sanpaolo Vita, Generali, Poste Italiane, Gruppo Unipol e Allianz – rimangono da sciogliere alcuni nodi.

Se in un primo momento si era ipotizzato una scissione in cinque parti di uguale dimensione (con impegno di circa 100 milioni per Compagnia), Allianz avrebbe ora comunicato di essere disponibile a partecipare a Cronos (la newco creata per finalizzare l’operazione di salvataggio che verrà guidata da Alessandro Santoliquido) fino ad un massimo del 10% delle azioni. Sul punto si sta tentando di coinvolgere anche altre Compagnie, anche se ad oggi la soluzione più plausibile vedrebbe gli altri azionisti dividersi in parti uguali la quota di Allianz eccedente il 10% (ognuno arriverebbe quindi a detenere il 22,5% del capitale).

Rimangono da definire anche gli accordi vincolanti fra le Compagnie, non ancora sottoscritti.

La newco dovrebbe inoltre avere un target Solvency pari al 150%; per raggiungere tale soglia sembrerebbe che la liquidità complessiva da versare nella nuova società sia in linea con quanto originariamente stimato, fra i 450 e i 500 milioni.

Questione riscatti delle vecchie polizze Eurovita. In attesa della scadenza del blocco imposto da Ivass fissato al 31 ottobre, confermato anche l’impegno da parte delle banche a farsi carico del 70% degli importi, con il restante 30% a carico delle Compagnie.

Rimangono quindi gli ultimi tasselli da mettere a posto, ma una cosa è certa: il buon esisto dell’operazione di salvataggio restituirà solidità, forza e credibilità all’intero comparto assicurativo; tutti elementi essenziali e propedeutici ad innalzare il livello di fiducia dei consumatori verso il settore.

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